Mentre a qualcuno da’ fastidio il Natale e/o augurare Buon Natale, perché suona troppo cristiano… per noi il Natale è sempre bello. Quest’anno in un modo tutto particolare: contempliamo il Natale con gli occhi di Francesco celebrando l’8° Centenario del presepe di Greccio. Con la gioia nel cuore, in quella magica notte di Natale a Greccio del 1223, pastori, gente comune e nobili di Greccio, alla Messa organizzata in una grotta da frate Francesco, con una mangiatoia, un bue e l’asinello: Francesco canta il Vangelo e nella predica parla del Re povero che chiama “il bimbo di Betlemme”. Come narra Bonaventura di Bagnoregio nella sua Legenda maggiore, un cavaliere che aveva lasciato la milizia per unirsi a Francesco, “affermò di aver veduto, dentro la mangiatoia, un bellissimo bimbo addormentato che il beato Francesco, stringendolo con ambedue le braccia, sembrava destare dal sonno”. Dopo aver realizzato negli scorsi anni un concorso tutto speciale dei PICCOLI PRESEPI, aiutati dal Presepe vivente vogliamo guardare con gli occhi di Francesco alla nascita del Bambino Gesù, con sguardo e occhi della tenerezza. Nella magica atmosfera di San Leone Magno in Bitonto, ideato e costruito dai nostri validi collaboratori, andrà in scena la prima edizione del Presepe vivente sullo stile umile e semplice di San Francesco, con figuranti – piccoli e grandi, Famiglie e Anziani – tutti assieme in abiti medievali rendendo la prima edizione imperdibile, unica e speciale. Sei le scene da visitare, oltre a un Presepe stabile realizzato a più mani e visitabile fino al 2 Febbraio. Mentre – con entrata gratuita – saranno 4 le date della rappresentazione del Presepe vivente: il 29 e il 30 Dicembre dalle 18 alle 20 con degustazione della bruschetta nella prima serata e delle pettole nella seconda. Nel 2024 nei giorni 3 e 5 dalle 18 alle 20 con degustazione di caldarroste nella terza serata e delle frittelle nella 4 serata. Sempre il 5 Gennaio alle ore 17 – partendo da Piazza Santa Chiara – rivivremo tutti insieme l’arrivo dei Magi. Il 24 Dicembre alle ore 22 la Veglia di Natale e a conclusione della Messa benedizione del presepe stabile. Con Francesco anche noi proviamo a “vedere con gli occhi del corpo i disagi in cui si è trovato per la mancanza delle cose necessarie a un neonato, come fu adagiato in una greppia e come giaceva sul fieno tra il bue e l’asinello” (FF. San Francesco). “Il presepio ci invita alla contemplazione. E se vogliamo festeggiare davvero il Natale riscopriamo attraverso il presepe la sorpresa e lo stupore della piccolezza, la piccolezza di Dio, che si fa piccolo, che non nasce nei fasti dell’apparenza, ma nella povertà di una stalla. E per incontrarlo bisogna raggiungerlo lì, dove Egli sta; occorre abbassarsi, occorre farsi piccoli, lasciare ogni vanità, per arrivare dove Lui è. E la preghiera è la via migliore per dire grazie di fronte a questo dono d’amore gratuito, dire grazie a Gesù che desidera entrare nelle nostre case e nei nostri cuori. Sì, Dio ci ama così tanto da condividere la nostra umanità e la nostra vita. Non ci lascia mai soli, è al nostro fianco in ogni circostanza, nella gioia come nel dolore. Anche nei momenti più brutti, Lui è lì, perché Lui è l’Emmanuele, il Dio con noi, la luce che illumina le oscurità e la presenza tenera che ci accompagna nel cammino” (Papa Francesco).