Affidato un incarico di indirizzo e di controllo politico-amministrativo al consigliere comunale Nicola Acquafredda. Consiste nel dare prosieguo alla progettualità, avviata dalla passata amministrazione guidata da Michele Abbaticchio, di censimento mediante rilievo, analisi e mappatura degli immobili in stato di abbandono, degrado e/o costituenti pericolo per l’incolumità pubblica presenti nel centro storico di Bitonto. Trattasi dell’intervento già eseguito da un professionista esterno quale l’ingegnere Domenico Avena. L’obiettivo è «partire da questo quadro, probabilmente non esaustivo, per programmare una vera e concreta rigenerazione del borgo antico», ha dichiarato il sindaco Francesco Paolo Ricci precisando che ha voluto proporre l’ampliamento dell’incarico conferito a immobili anche del centro urbano con la stessa tipologia di problematiche su cui si può intervenire con strumenti giuridici come l’esproprio ai fini del loro recupero da uno stato di degrado. «Mi auguro di poter dare un valore aggiunto alla mia città attraverso idee che potrebbero consentire una riqualificazione completa di tutto il centro storico», ha dichiarato Acquafredda. Il suo auspicio è che «a differenza di quanto avvenuto con la votazione in consiglio, si lavori congiuntamente, senza paletti e preconcetti, anche con i rappresentanti della minoranza, per portare avanti una proposta unitaria in grado di favorire la crescita della città». Il conferimento di questo incarico, rientrante in quanto stabilito nelle linee programmatiche dell’attuale mandato, non è stato, infatti, sin da subito accolto favorevolmente dall’assise. Sono state sollevate alcune perplessità dai banchi dell’opposizione in merito all’incarico in questione onde evitare che «si vadano a creare situazioni di incompatibilità perché risulta che l’ingegnere svolga la sua professione in uno studio del territorio bitontino», ha sottolineato il consigliere Franco Natilla. È stata data, a tal proposito, lettura dal consigliere Domenico Damascelli del comma 3 articolo 78 del Testo unico degli enti locali (Tuel) che recita: «I componenti la giunta comunale competenti in materia di urbanistica, di edilizia e di lavori pubblici devono astenersi dall’esercitare attività professionale in materia di edilizia privata e pubblica nel territorio da essi amministrato». Fatte queste precisazioni, dunque, il riferimento potrebbe non essere al consigliere di maggioranza. «Il ruolo di Acquafredda-ha spiegato il primo cittadino-non può essere di gestione, ma è un attività di controllo e supporto all’efficacia del progetto già avviato con il censimento fino ad arrivare alla formulazione di una proposta complessiva da sottoporre agli organi competenti». In merito all’eventuale necessità di mappare situazioni analoghe al centro storico, «chiederemo l’intervento degli uffici tecnici», ha detto Ricci. In quanto alla compatibilità dell’incarico, «non inficia con la sua professione. Non ci saranno problemi di conflitti di interesse».