Di seguito una nota del consigliere comunale Franco Natilla circa la pericolosità del tratto di sp231 compreso tra Modugno e Bitonto, teatro nei giorni scorsi dell’incidente costato la vita a 4 bitontini:
Quattro giovani vite stroncate sulla SP231, il dolore ha lasciato senza parole tutti i bitontini, stretti alle famiglie delle ragazze e dei ragazzi. Mai come questa volta, non avrei voluto averlo detto “prima”, ma non posso tacere di avere non solo compreso da tempo il pericolo, anche assunto iniziative, negli ultimi anni, per chiedere di mettere in sicurezza quell’arteria.
Ho più volte sollecitato tanto l’ex Sindaco di Bitonto che il Sindaco della Città Metropolitana, perchè dessero seguito a un progetto definitivo di sistemazione e modernizzazione di quel tratto di strada, con rotatorie e spartitraffico, avviando i lavori senza ritardi e perdite di tempo. Per quelle opere, del resto, le risorse erano belle e pronte, disponibili già dal lontano 2003, tant’è vero ch’era stato predisposto un progetto di massima.
Non mi sono mai stancato di rinnovare queste sollecitazioni più volte. È del novembre 2020, la lettera inviata con due colleghi consiglieri di minoranza in Consiglio comunale (Carmela Rossiello e Franco Scauro) al Sindaco metropolitano, al primo cittadino di Bitonto, nonché vice Sindaco metropolitano e al Prefetto di Bari, con la richiesta di attivare un tavolo tecnico per affrontare il grave e increscioso nodo della viabilità provinciale esterna a Bitonto, al fine di mettere in sicurezza le strade provinciali da e per la nostra Città. Tra le altre, ovviamente, la provinciale 231 (ex Statale 98), che ritroviamo ai primi posti per incidentalità in Italia, col suo rilevantissimo flusso veicolare.
Non sfugge a nessuno e la cronaca ce la ricorda drammaticamente, la pericolosità, mortale, purtroppo, di un tratto non munito di new jersey e complanari e interessato da una massiccia presenza di attraversamenti a raso e accessi ad aziende, depositi ed esercizi commerciali.
A queste sollecitazioni, nessuna risposta dal Palazzo della Provincia e dalla Città di Bitonto. Solo il Prefetto volle convocarci, ma stante la mancanza di competenze in materia, la dott.ssa Bellomo non potette che assicurarci di voler chiedere a sua volta al Sindaco metropolitano di agire sollecitamente.
Non si contano gli interventi sull’argomento in Consiglio comunale, ma da allora non è successo niente e ci ritroviamo a registrare eventi dolorosi, che se si fosse agito quand’era stato richiesto non si sarebbero verificati.
Non escludo al momento ulteriori significative iniziative al fine di accertare eventuali responsabilità omissive. di consegnare il carteggio alla Procura della Repubblica, per accertare eventuali responsabilità omissive. È gravissimo che nonostante le risorse disponibili non si sia dato seguito.
L’unica speranza è che almeno questa tragedia immane, che non doveva accadere, possa stimolare il Sindaco metropolitano all’immediato avvio dei lavori e che non si lasci distrarre – diciamo così – da incombenze amministrative più vicine alla città capoluogo.