Il discorso del sindaco Francesco Paolo Ricci ai funerali della 16enne Lucrezia Natale, dell’amica 20enne Floriana Fallacara, del fidanzatino 23enne Tommaso Ricci e del 24enne Alessandro Viesti, che si sono svolti oggi pomeriggio all’interno della Basilica dei Santi Medici di Bitonto.
Tutti si sono avvicinati per accarezzare le bare, per dare un bacio ai famigliari. Siamo così tanti e non siamo riusciti a farlo.
È difficile per me parlare con quattro bare bianche, ai nostri piedi, di quattro giovani nostri concittadini: Tomas, Ezia, Floriana di Alessandro.
È terribilmente difficile vedere i genitori, fratelli, le sorelle. In questi giorni ho avuto una straordinaria testimonianza di una gara di solidarietà, di tanti amici che conoscevano questi ragazzi straordinari e nei confronti delle loro famiglie.
Ho avuto testimonianze di vicinanza di tanti amici, di tanti amministratori che hanno mostrato il loro cordoglio alla comunità di Bitonto, Palombaio e Mariotto duramente colpita da questo tragico evento.
Sono stato a scuola di Lucrezia stamattina mi hanno descritto una ragazza solare, gioiosa, sono stato con gli amici di Tomas un ragazzo sempre benevolo e protagonista, colui che aiutava gli altri a fare le cose, a vivere il quotidiano, a fornire una spalla su cui poter contare. Floriana, che con coraggio, forza, dopo la perdita della madre, a 20 anni, si è presa cura del padre. Floriana e Tomas: la vostra storia d’amore continuerà lissù. Alessandro l’ho visto crescere, aveva trovato da poco un lavoro e continuava a dare anche una mano al papà nel tabaccaio di famiglia.
Sono molto emozionato, commosso.
Cosa avrebbero detto in questo momento Tomas, Floriana, Ezia e Alessandro?
Guardate con fiducia e soprattutto abbracciate i genitori, i fratelli, le sorelle, gli amici, guardate con speranza il futuro, vogliatevi bene.
Loro ci avrebbero invitato a guardare con positività tutto, perché questo era il loro carattere. Erano allegri, scherzavano con i propri genitori, di “sfotterli”.
I nostri ragazzi ci invitano a prendere esempio dalle testimonianze di una breve vita, che dobbiamo davvero sentire nel percorso della quotidianità.
Dimostriamo con i fatti, tutti quanti, ai ragazzi, ai loro familiari. Dimostriamo con i fatti volendoci tutti quanti più bene, amando la città, amando il proprio lavoro, le proprie famiglie.
Solo così vivrà per sempre il ricordo di Tomas, della sua fidanzata Floriana, della piccola Ezia e di Alessandro.
Noi vi saremo vicini.