Un giardino di fiori per la giornata mondiale della consapevolezza sull’autismo del 2 aprile. È l’iniziativa della cooperativa sociale Solidarietà a cui hanno partecipato le scuole dell’ambito di Bitonto-Palo del Colle. Questa mattina alcune scolaresche saranno impegnate nell’adibire le aiuole con fiori colorati, freschi e realizzati con diverso materiale. Per l’occasione, nel verde sarà posta anche simbolicamente una scritta: “Tu non sei come me… sei diverso ma non sentirti perso. Anche io sono diverso. Siamo in due, non siamo uguali. Ma tutti e due siamo speciali”. Nei prossimi giorni, si completeranno le piantumazioni in tutte le scuole partecipanti e sulla pagina Facebook di Aprileinblu, nel rispetto della privacy, saranno pubblicate le foto. Si lancerà, così, un messaggio importante, quello per cui ognuno è un fiore unico da valorizzare nella sua diversità e nelle sue sfumature.
La risposta a questa iniziativa, dunque, è stata positiva. Hanno partecipato a Bitonto e nelle frazioni di Palombaio e Mariotto gli istituti comprensivi “V. F. Cassano – De Renzio”, “Sylos”, “Modugno-Rogadeo-Rutigliano”, “Don Tonino Bello”, i circoli didattici “N. Fornelli” e “Caiati”. E poi ancora a Palo del Colle il secondo circolo “Antenore Guaccero” e l’istituto comprensivo “Grimaldi-Lombardi” di Bari. Studenti, docenti, dirigenti, volontari, vari professionisti, tra cui quelli della neuropsichiatria dell’infanzia e adolescenza area nord, hanno voluto contribuire a seminare la consapevolezza di un mondo fatto di colori che portano con sé molteplici sfumature. Quando l’ONU istituì il 2 aprile come giornata mondiale dell’autismo si associò il colore blu. Questo perché richiama, ad esempio, la sicurezza e il bisogno di conoscenza. Nelle iniziative che ricorrono in quest’occasione, predomina simbolicamente come colore. Lo stesso Palazzo Gentile, ieri, è stato illuminato con una luce blu. Quest’anno, però, nell’ambito di Bitonto-Palo si è scelto anche di fare sbocciare un giardino di più colori che richiama, appunto, l’unicità delle persone, il senso di inclusione. Realizzare a mano un fiore in attività laboratoriali riprende l’idea del “prendersi cura” dell’altro. Atto che richiede volontà, empatia, impegno, coerenza e continuità. Le scuole promuovono relazioni di caring tra i loro membri, diventano il luogo ideale in cui gli studenti possono sperimentare una base sicura, la certezza di far parte di una comunità accogliente e quindi una maggiore capacità di affidarsi e fidarsi dell’altro, crescere, formare la propria personalità, dove coltivare bellezza, speranza, sogni e valorizzare talenti perché ognuno è unico e speciale.