Arriva marzo e della rassegna di Teatro di Impegno Civile e Sociale dedicata ad Anna Rosa Tarantino, vittima innocente di mafia, quest’anno non c’è traccia. La rassegna era nata dalla volontà dell’amministrazione Abbaticchio di promuovere temi di carattere sociale e civile, organizzata da Teatrermitage, collaborazione con il Teatro Pubblico Pugliese e si avvale del patrocinio di Avviso Pubblico e di Libera Puglia. Un modo per rendere tangibile la memoria e l’impegno agli studenti delle scuole medie e superiori cittadine: “Il progetto – ci spiega un docente – era entrato nel Poft nel nostro piano di studi, invece quest’anno siamo rimasti delusi. Quello del Tics, realtà consolidata da ormai quattro anni, era diventato un appuntamento fisso, un modo per i ragazzi di incontrare artisti, conoscere realtà, storie, spesso distanti, ma altrettanto vicine. Abbiamo provato a sentire gli organizzatori sia a settembre che a dicembre, ma nessuno sapeva darci risposte“.
Erano 1500 i ragazzi a partecipare e, l’anno scorso, anche in piena pandemia – con mascherine e green pass – è stato registrato il sold out.
I temi? I più svariati.
Le compagnie nazionali che partecipavano toccavano tematiche non solo di antimafia, ma anche di diritti negati alle donne, ai bambini, di bullismo e cyberbullismo, dipendenze legate a droga e ludopatia.
“Noi ci abbiamo sperato fino all’ultimo che la rassegna andasse in porto – ha aggiunto ancora il professore -. I ragazzi ascoltavano in religioso silenzio e partecipavano con immenso interesse, anche nelle fasi di dibattito“.
La manifestazione rappresentava un unicum nell’intera Regione e nel cartellone del Teatro Pubblico Pugliese, tanto che quest’anno è stato ripreso in forma ridotta, similare, in alcune città delle province Bat e Foggia. Sommessamente, aggiungiamo, che si è persa una piccola occasione per fare formazione per i più giovani.