Ma quando riapre al traffico via Solferino?
È da settimane che questa domanda riecheggia tra i bitontini. E non è affatto peregrina, visto che l’arteria stradale, chiusa ormai da oltre tre mesi – era il 20 novembre il giorno in cui un pezzo di muro del ponte ottocentesco è crollato nella sottostante Lama Balice – secondo le parole (anche nel Consiglio comunale del 31 gennaio, ndr) del sindaco Francesco Paolo Ricci e dell’assessore ai Lavori pubblici Giuseppe Santoruvo (e mai smentite dal responsabile dell’ufficio tecnico comunale, Paolo Dellorusso, ndr), doveva già essere parzialmente riaperta nei primissimi giorni di febbraio. Già passati da tre settimane e, nel frattempo, la strada è sempre off limits, «Nelle scorse ore – è la voce di Santoruvo – c’è stata una riunione operativa (non è stata la prima, ndr) – e abbiamo stabilito come sarà riaperta via Solferino, è stata fatta una planimetria con la segnaletica che coinvolgerà la strada e piazza Caduti del terrorismo e adesso il tempo strettamente necessario a realizzare la segnaletica verticale e ci sarà la riapertura». Segnaletica prima e riapertura, poi, quindi.
Ma una domanda rimane: perché la riapertura è stata posticipata, senza che nessuno abbia avuto il “coraggio” di allertare la cittadinanza? «Sono state svolte – spiega sempre il giovane assessore – verifiche da parte del responsabile della sicurezza in questi giorni e la ditta incaricata del lavoro di messa in sicurezza ha fatto l’ultimo intervento dieci giorni fa circa». La riapertura sarà nella stessa modalità già notorie: sarà attivata soltanto una carreggiata, che sarà quella di provenienza da via Galilei e da via Castelfidardo. A salire, quindi, verso la nuova piazza Caduti del terrorismo. L’altra metà della strada, invece, resterà interdetta. Sempre in tema di via Solferino, con determina dirigenziale di pochi giorni fa, si viene a sapere che l’impegno di spesa del Comune è stato di 70mila euro (di cui 50mila per la messa in sicurezza) comprensivi anche del transennamento della stessa arteria e pure di un tratto di via Galilei.