Giunge nell’Europarlamento la questione Fer.Live. La parlamentare europea, Rosa D’Amato, ha presentato un’interrogazione con richiesta di risposta scritta alla Commissione, chiedendo se il nuovo progetto debba ottenere una nuova Valutazione d’Impatto Ambientale, considerando che quella precedente era riferita ad un progetto diverso e rigettato dal Consiglio di Stato con sentenza n. 5065/2018 (https://bit.ly/3JybV5K)
«Il 22 giugno 2022 – riporta l’interrogazione dell’ex pentastellata pugliese – la Città metropolitana di Bari ha rilasciato l’autorizzazione integrata ambientale (AIA) per la realizzazione della discarica di rifiuti speciali non pericolosi in contrada Colajanni a Bitonto. Nella discarica, in media, potrebbero arrivare circa 180 000 tonnellate l’anno di rifiuti organici e biodegradabili, come i fanghi prodotti dal trattamento delle acque reflue urbane. L’autorizzazione integrata ambientale è stata rilasciata a seguito di una valutazione integrata ambientale (VIA), rilasciata con provvedimento n. 858 del 30 dicembre 2011, relativa ad un precedente progetto rigettato dal Consiglio di Stato con sentenza n. 5065/2018. La Fer.Live, infatti, per ottenere l’AIA ha modificato il progetto, innovandolo sia sotto l’aspetto funzionale che sostanziale, modificando la tipologia dei rifiuti da trattare. Il quadro normativo, inoltre, è considerevolmente mutato: la VIA rilasciata con provvedimento 858/2011 è basata sulle norme del PUTT/P (piano urbanistico territoriale tematico “Paesaggio”), che è stato abrogato e sostituito con il PPTR (piano paesaggistico territoriale regionale), che prevede nuovi vincoli e criteri localizzativi per l’impianto proposto. Può la Commissione indicare se ritiene che il progetto debba ottenere una nuova VIA ai sensi della direttiva 2014/52/UE, considerando che è necessaria anche un’adeguata valutazione sugli effetti significativi, diretti ed indiretti, del progetto sulla popolazione e sulla salute umana?».