Dalla segreteria del consigliere comunale Domenico Damascelli riceviamo e pubblichiamo.
“Il bene comune, gli interessi generali della collettività, la salute dei cittadini, le fragilità sociali, le disabilità, i bambini non possono e non devono mai e poi mai essere motivo di polemiche politiche o, ancor peggio, elettorali. Non si può e non si deve mai scendere così in basso. E quando si affrontano argomenti così delicati, parlare di strumentalizzazioni politiche è irrispettoso e irriguardoso. Per quanto mi concerne, nessuno ha utilizzato toni polemici, rivolto attacchi politici, criticato su ciò che non è stato fatto sino ad ora per porre fine al disagio vissuto da tanti bambini speciali a causa delle condizioni di degrado in cui versano gli ambienti dove è allocato il servizio di Neuropsichiatria dell’infanzia e dell’adolescenza a Bitonto.
La nostra è stata una proposta frutto di un continuo confronto con famiglie, operatori e professionisti del servizio circa la pessima situazione di spazi fatiscenti e insufficienti ad accogliere tutti i piccoli pazienti che hanno necessità di fondamentali terapie, svolte da eccellenti professionalità.
Non si comprende la ragione di una reazione così scomposta del sindaco.
Sono in contatto con i genitori dei bambini da moltissimo tempo. Più volte diverse famiglie mi hanno sollecitato e mi hanno interessato. Con spirito di servizio ho incontrato i genitori senza mai guardare l’appartenenza politica o partitica di chi mi cercava per affrontare questo importante problema della nostra comunità.
Ho incontrato le famiglie in momenti abbastanza partecipati, perché mi è stato richiesto, mentre durante la campagna elettorale ho ascoltato ma ho posticipato al periodo post elettorale la nostra azione a tutela di un servizio così delicato. Questo perché preferisco sempre evitare diatribe di natura elettorali che, ahimè, riscontro continuano ad esserci da parte di chi, anziché governare una comunità, pensa a fare, incredibilmente, opposizione all’opposizione. Un vero e proprio paradosso.
Se il problema è la primogenitura, la lasciamo tutta a chi la vuole, a noi interessa la risoluzione del problema. Che il Comune stesse seguendo il caso non lo sapeva nessuno, almeno fino ad oggi, ma va bene così. Ma quando trasferiamo bambini e operatori alla scuola di via Abbaticchio? Perché nella nota diramata dal sindaco, a parte le polemiche, non troviamo altro. E allora, se è vero che il Comune vuole perseguire questo obiettivo, possiamo sapere quando, come, in quali termini? È possibile conoscere e comunicare alle famiglie un cronoprogramma, con relativa tempistica, del trasferimento del servizio di neuropsichiatria infantile nel plesso scolastico?
In estate abbiamo scritto una missiva, firmata da 28 genitori e inviata al presidente della Regione Puglia Emiliano, all’assessore regionale alla sanità Palese, al direttore del dipartimento salute Montanaro e al direttore generale della Asl Sanguedolce. La lettera ha esposto in modo dettagliato la situazione, chiedendo interventi per la risoluzione.
A dicembre sono stato contattato dal presidente della prima commissione del consiglio regionale Fabiano Amati che, venuto a conoscenza della vicenda, pur essendo esponente della parte opposta alla mia ha interloquito con me, mostrando sensibilità, convocando Asl e Comune in commissione regionale. In questo consesso si è discusso del contenuto della nostra lettera inviata alla Regione circa la situazione fatiscente del sito attuale della neuropsichiatria infantile. Adesso, dunque, Ricci ci dica entro quanto tempo il Comune ha intenzione di rendere disponibile la scuola di via Abbaticchio, affinché il servizio di neuropsichiatria infantile di Bitonto sia allocato in una struttura decorosa, a misura di bambino, senza barriere architettoniche e capiente per consentire di svolgere in serenità tutte le terapie”.