“Durante le vacanze natalizie ho effettuato un sopralluogo nel plesso scolastico di via Abbaticchio a Bitonto, facente capo al circolo didattico ‘Caiati’, che potrebbe essere facilmente adibito al servizio di Neuropsichiatria dell’infanzia e dell’adolescenza”. Così Domenico Damascelli, già consigliere regionale, da tempo impegnato nel seguire la vicenda relativa ai piccoli pazienti che, attualmente, svolgono le preziose terapie all’interno del Presidio Territoriale di Assistenza di Bitonto in ambienti angusti, non idonei, fatiscenti e difficili da raggiungere: questo accade a causa degli ascensori molto spesso non funzionanti. “Ho potuto verificare in prima persona, accompagnato da alcuni genitori, e fotografare gli ambienti scolastici che, al contrario di quelli del Pta, sono ampi, senza barriere architettoniche, con servizi adeguati ai più piccoli e a chi ha particolari difficoltà di deambulazione”, ha spiegato Damascelli. Attualmente, l’intero plesso scolastico è quasi vuoto: sono occupate solo due aule. Facilmente, quindi, gli spazi comuni, come la palestra e le numerose aule deserte, potrebbero essere idonei a tale servizio e, soprattutto, a misura di bambino. “Chiedo – ha detto l’ex consigliere – che il Comune di Bitonto, in qualità di proprietario dell’immobile, valuti la possibilità di utilizzare da parte della Asl di Bari gli spazi della scuola di via Abbaticchio, dopo un sopralluogo congiunto, che veda la partecipazione anche del responsabile della neuropsichiatria infantile e dei genitori, per una corretta e definitiva valutazione”. “Abbiamo già sollecitato gli organi regionali e la direzione dell’Azienda Sanitaria Barese, indirizzando loro una lettera a firma dei genitori, in cui abbiamo chiesto una definizione del caso e da cui sono scaturiti anche incontri nella massima assise pugliese in via Gentile”, ha ricordato Damascelli. Ancora: “Si tratta di un servizio indispensabile per accogliere i bambini con particolari fragilità, che possono migliorare la loro condizione grazie a terapie che vengono svolte, sul territorio, da eccellenti professionalità. Avevamo chiesto che la Asl rivedesse, all’interno del Presidio Territoriale di Assistenza, i suoi locali: alcuni professionisti ci hanno spiegato che, essendo un‘attività di riabilitazione, potrebbe anche essere svolta all’interno di altre strutture non necessariamente sanitarie”. Sarebbe essenziale “valutare questa mia proposta – ha concluso Damascelli- per cercare di potenziare un servizio così importante, che non può continuare ad essere svolto nell’attuale situazione di degrado. Sulla neuropsichiatria dell’infanzia e dell’adolescenza abbiamo iniziato una battaglia che terminerà soltanto quando sarà vinta. Che si proceda immediatamente”.
“Trasferire il Servizio di Neuropsichiatria dell’infanzia e dell’adolescenza in locali adeguati e funzionali, anche eventualmente in un sito di proprietà comunale (in particolare in un plesso scolastico), è un obiettivo che il Comune di Bitonto sta perseguendo da tempo” ha risposto il sindaco Francesco Paolo Ricci.
“Nessuno può fare a meno di cogliere la necessità e l’efficacia di tale scelta e sono felice che dai banchi dell’opposizione si registri un sostanziale accordo sul progetto, che questa maggioranza ha studiato e sta avanzando sin dal suo insediamento.
Sul punto e sulla necessaria e complessiva integrazione dei servizi territoriali, le interlocuzioni con i vertici dell’ASL e gli stessi operatori della Neuropsichiatria infantile sono state da tempo avviate e risalgono a ben prima delle vacanze natalizie, quando il consigliere Damascelli riferisce di aver effettuato il sopralluogo, convincendosi, sia pure in ritardo, a sposare la nostra idea, che punta a potenziare un servizio di vitale importanza per decine di famiglie, trasferendolo in un locale del plesso scolastico di via Abbaticchio di gran lunga più idoneo.
Prendo atto di questa convergenza, anche se, per come è stata proposta, rischia di assumere i contorni di un’inopportuna strumentalizzazione di problemi così gravi.
È opportuno, invece, precisare che sinora nessun annuncio ufficiale è stato dato in merito alla proposta di allocazione del Servizio di Neuropsichiatria infantile nel sito di via Abbaticchio della scuola “Caiati” per ragioni di correttezza nei confronti della dirigente scolastica e dell’utenza scolastica.
Anche in sede di audizione alla Commissione Sanità della Regione Puglia abbiamo prospettato la possibilità di sistemare in spazi comunali idonei per gli operatori e gli utenti il Servizio, riservandoci alcuni necessari approfondimenti.
E ciò anche alla luce di diversi ostacoli di natura tecnica evidenziati dagli uffici comunali, che sfuggono all’esponente dell’opposizione.
Il plesso di via Abbaticchio, infatti, al momento sarebbe l’unico funzionalmente utilizzabile dall’Amministrazione comunale per far fronte a esigenze, sia pure temporanee, di spazi scolastici legate all’avvio dei lavori finanziati dal PNRR e alla realizzazione degli interventi di decongestionamento in altre scuole cittadine.
Ragioni queste che inducono alla prudenza, suggerendo di mantenere per l’immobile in oggetto la destinazione specifica scolastica per il tempo strettamente necessario a individuare le opportune soluzioni idonee a soddisfare le suddette esigenze, senza esporci al rischio di aprire altri fronti di emergenza”.