Mercoledì 9 novembre è partita ufficialmente la raccolta di firme per la proposta di legge costituzionale di iniziativa popolare “Modifica dell’articolo 116 comma 3 della Costituzione, concernente il riconoscimento alle Regioni di forme e condizioni particolari di autonomia, e dell’art. 117, commi 1, 2 e 3, con l’introduzione di una clausola di supremazia della legge statale, e lo spostamento di alcune materie di potestà legislativa concorrente alla potestà legislativa esclusiva dello Stato”.
Tra le bozze già circolanti, a partire da quelle proposte dalle regioni Veneto, Lombardia ed Emilia Romagna, leggiamo che si vuole costruire un organico regionale del personale scolastico, si vogliono bandire concorsi regionali, si vuole regionalizzare da subito la Dirigenza scolastica, si vogliono costruire contratti regionali e si vogliono differenziare gli stipendi su base territoriale intervenendo sulla mobilità, sottraendo la materia alla negoziazione sindacale. Si potranno avere docenti regionali e programmi differenziati. Le Regioni potranno fissare ogni anno il fabbisogno occupazionale e di conseguenza indire bandi locali e assumere direttamente il personale scolastico, che sarà dipendente delle Regioni e non dello Stato. A partire dai docenti neoassunti, che potranno diventare automaticamente dipendenti regionali, gli altri saranno incentivati al trasferimento da un aumento di stipendio che potrà essere realizzato grazie all’aumento delle risorse a disposizione delle Regioni, come previsto dai progetti regionalisti.
Di fronte a tutto questo, ribadiamo convintamente che l’istruzione deve stare fuori dalle materie oggetto di decentramento regionale.
Nella provincia di Bari le Organizzazioni Sindacali FLC CGIL, UIL Scuola e GILDA, insieme a Coordinamento per la Democrazia Costituzionale, hanno avviato la campagna di raccolta firme di sottoscrizione.
A tale campagna ha aderito anche Francesco Paolo Ricci, primo cittadino di Bitonto, al quale va il ringraziamento del Coordinamento e di queste Organizzazioni Sindacali per la sensibilità dimostrata.
Ricordando che, secondo la normativa vigente, sono sufficienti 50.000 firme per la presentazione alle Camere, rivolgiamo il nostro invito a chiunque voglia sostenere la Legge di iniziativa popolare a collegarsi all’indirizzo https://raccoltafirme.cloud/app/user.html?codice=CDC per la sottoscrizione on line tramite SPID o a recarsi presso le nostre postazioni di raccolta firme.