Nessuna retorica di fronte alla fragilità e alla povertà, ma azioni di cura e inclusione. Il buon esempio arriva dalla Rete Organizzazioni Area Disabilità – Road di Bitonto, che, in collaborazione con la Fondazione Opera Santi Medici Cosma e Damiano ed il patrocinio del Comune nonché dell’assessorato ai servizi sociali, ha realizzato con successo l’undicesima edizione del “pranzo familiare solidale”. «Ogni anno si provano emozioni sempre nuove nel poter essere di supporto alle fragilità». È il riscontro positivo di Angelo Caldarola, coordinatore della Road, che ha descritto quest’iniziativa come nuova occasione per ritrovare il senso di comunità e la forza del vivere con semplicità, sentimento, sani principi e valori. Il convivio si è tenuto ieri presso la mensa della Fondazione in piazza Mons. Aurelio Marena con l’obiettivo di dare ‘sollievo’ alle persone più fragili del territorio di Bitonto -non a caso insignita del titolo di ‘Città del Sollievo’ – e delle frazioni di Mariotto e Palombaio, anche in occasione della festività dell’Epifania. Oltre 60 i commensali che hanno condiviso non solo il pasto, ma anche la speranza di un futuro migliore. In 10 circa, invece, i volontari della Road che, coadiuvati in particolar modo dalle associazioni L’Anatroccolo Odv e Più Valore Onlus, hanno preparato e servito i piatti. «La nostra rete ha garantito la presenza di alcuni ragazzi con disabilità -ha aggiunto Caldarola- che hanno vissuto questo momento di inclusione come fruitori e sostenitori. Si sono impegnati principalmente nelle attività di sala». Dopo il pranzo, una sorpresa è toccata ai minori. Sono state consegnate all’incirca 70 calze della befana. Grazie al programma “So.S Scuola – Zaino solidale”, sostenuto da Palazzo Gentile in collaborazione con la Road, anche le famiglie hanno ricevuto un dono: buoni di cancelleria in vista della ripresa delle attività didattiche. Saranno d’aiuto nel fronteggiare le spese e, purtroppo, anche i rincari del settore oltre che uno strumento per garantire il diritto alla frequenza scolastica e all’istruzione. «Abbiamo voluto creare un momento di socialità tra le famiglie seguite dai servizi sociali per augurare un buon nuovo anno e condividere la speranza di un futuro più inclusivo e solidale», ha dichiarato Silvia Altamura, assessore ai servizi sociali presente all’evento insieme al sindaco Francesco Paolo Ricci. «Siamo consapevoli -ha precisato- che la vera sfida di questi anni, dopo due anni di pandemia e il conflitto che stiamo vivendo in Europa, sia recuperare la dimensione comunitaria, superare le distanze sociali e recuperare un senso di appartenenza». «Ci sono sicuramente stati degli ammortizzatori sociali che hanno cercato di contenere le situazioni di fragilità -ha riflettuto il coordinatore della Road-, ma abbiamo riscontrato comunque che la platea delle persone in stato di povertà è diventata più ampia». A volte ci si sente impotenti di fronte alle difficoltà, ma basta anche un semplice gesto per evitare di sentirsi delle isole nell’oceano della vita. «Non va trascurata l’importanza della condivisione e dell’essere insieme in momenti di convivio -ha concluso Caldarola- perché riescono a donare conforto e sollievo così come un aiuto materiale».