Quasi un milione di euro per riqualificare in chiave ecologica e sociale via Traiana.
Il progetto esecutivo e definitivo è stato licenziato qualche giorno fa dalla Giunta guidata da Francesco Paolo Ricci ma sul quale incombe una scadenza che fa paura: quella del 31 dicembre, il dì in cui il progetto deve essere assegnato a un’azienda appaltante per evitare la perdita del finanziamento. Perchè? Quella approvata è l’opera che si intende realizzare grazie al finanziamento vinto dall’ amministrazione comunale di Michele Abbaticchio per il cosiddetto secondo tratto del “Lungolama” (il cosiddetto “Belvedere” che comprendeva via Solferino e via Castelfidardo), che non sarà più realizzato, in virtù della decisione assunta dal sindaco e da tutto l’esecutivo cittadino di rimodulare il progetto a favore del rifacimento della via che conduce da piazza Caduti del Terrorismo al cimitero comunale. Il “Belvedere”, infatti, faceva emergere diversi elementi di criticità paesaggistico/ambientale connessi alla realizzazione di nuove strutture sul fronte e nell’alveo della lama e perciò era necessario cambiare.
Da Palazzo Gentile, in realtà, erano mesi che spingevano per questo cambiamento ma incontravano sempre l’ostacolo chiamato Obbligazione giuridicamente vincolante (Ogv) e, di conseguenza, iniziali “niet” della Città metropolitana. Ma poi qualcosa è cambiato qualche settimana fa, allorchè da via Spalato dicono sì all’istanza di rimodulazione del progetto iniziale il 30 novembre ma lo comunicano al Comune soltanto il 16 dicembre. Da lì, allora, inizia la corsa contro il tempo. «Ciò nonostante – sottolinea l’assessore ai Lavori pubblici, Giuseppe Santoruvo -, grazie al grande lavoro di Paolo Dello Russo (posizione apicale dell’ufficio tecnico, ndr) e di tutta la struttura dei lavori pubblici, è stato possibile “salvare” il finanziamento. Questo perché dapprima è stato approvato il progetto definitivo e poi, sempre lunedì, la struttura ha provveduto a pubblicare la procedura di gara sul portale “Empulia”, mediante invito a dieci operatori economici, che si chiuderà giovedì 29 dicembre».