«Se quel giorno non fossi stata accolta nel Punto di Primo Intervento e fossi stata costretta ad andare a Bari per farmi soccorrere, quasi certamente adesso non sarei qui».
Ne è convinta la signora Maria, che il 3 novembre scorso fu colpita da infarto e che, grazie all’attenzione avuta dal personale della struttura sanitaria cittadina e, in particolare, dal dottor Setteducati, oggi può raccontare la sua disavventura.
«Dopo aver richiesto più volte l’invio di un’ambulanza e aspettato inutilmente minuti preziosi, spinta dai miei parenti, andai di persona al Ppi di Bitonto. E lì, grazie all’attenzione e alle cure ricevute, mi sono salvata».
Ed è al personale che la signora Maria vuole ribadire il suo grazie. Invitando, inoltre, la politica tutta a far sì che la città di Bitonto non rimanga sprovvista di un presidio medico così importante e che sia dotata di un’ambulanza del 118 con medico a bordo.
«Anche cinque minuti di attesa in più possono condannare a morte una persona» conclude.