«La salute è un bene prezioso, difendiamolo insieme». È lo slogan con cui le forze politiche e civiche del centrodestra invitano i cittadini a partecipare a una manifestazione pacifica che si terrà sabato alle 10:30 davanti l’ex ospedale di Bitonto in via Giuseppe Comez e chiedere di scongiurare continui tagli e depotenziamenti dei servizi sanitari. «Mettiamo da parte ogni steccato ideologico, impegniamoci e proseguiamo tutti verso un’unica direzione -ha dichiarato l’ex consigliere regionale Domenico Damascelli-. Il nostro invito ai rappresentanti della sanità regionale, politici e non, sarà quello di dare risposte ai bisogni dei cittadini». Tra le richieste, quella di scongiurare la chiusura del Punto di Primo Intervento che ad oggi conta ben 4400 accessi. Si tratta di codici verdi risolti in loco e gialli stabilizzati e trasportati negli ospedali vicini. «Tutte queste persone dove andranno? Questo porterà ad ingolfare i pronto soccorso degli ospedali del territorio a discapito di altre urgenze e soprattutto dei medici, già al collasso». Bisogna puntare a fare restare il medico in ambulanza per garantire il servizio di emergenza-urgenza, attivare l’ufficio infermieristico. «È assolutamente necessario riattivare l’Unità di Degenza Territoriale e -ha aggiunto- attivare definitivamente l’Ospedale di Comunità, come sta avvenendo in altri territori con i fondi Pnrr, da noi invece solo sbandierato nella campagna elettorale per le elezioni comunali e poi dimenticato, che vergogna». A questo si aggiungono ambienti fisici non idonei e insufficienti dove vengono erogati i servizi sanitari nel Pta, specie quelli di Neuropsichiatria dell’infanzia e dell’adolescenza per cui «sarebbe possibile usufruire dei locali della stessa struttura dove ora c’è l’ufficio igiene». I professionisti si vedono costretti ad alternarsi a causa dell’insufficienza dei vani. Una soluzione c’è e non va trascurata, è stata anche indirizzata una lettera per chiedere un intervento tempestivo al presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, all’assessore regionale alla Sanità, Rocco Palese, al direttore del Dipartimento Promozione della Salute, Vito Montanaro e al direttore generale della Asl di Bari, Antonio Sanguedolce. Tutta la struttura, inoltre, dev’essere vigilata h24 per evitare altri casi di furti e atti di sciacallaggio.
«La salute è un bene prezioso, difendiamolo insieme». È lo slogan con cui le forze politiche e civiche del centrodestra invitano i cittadini a partecipare a una manifestazione pacifica che si terrà sabato alle 10:30 davanti l’ex ospedale di Bitonto in via Giuseppe Comez e chiedere di scongiurare continui tagli e depotenziamenti dei servizi sanitari. «Mettiamo da parte ogni steccato ideologico, impegniamoci e proseguiamo tutti verso un’unica direzione -ha dichiarato l’ex consigliere regionale Domenico Damascelli-. Il nostro invito ai rappresentanti della sanità regionale, politici e non, sarà quello di dare risposte ai bisogni dei cittadini». Tra le richieste, quella di scongiurare la chiusura del Punto di Primo Intervento che ad oggi conta ben 4400 accessi. Si tratta di codici verdi risolti in loco e gialli stabilizzati e trasportati negli ospedali vicini. «Tutte queste persone dove andranno? Questo porterà ad ingolfare i pronto soccorso degli ospedali del territorio a discapito di altre urgenze e soprattutto dei medici, già al collasso». Bisogna puntare a fare restare il medico in ambulanza per garantire il servizio di emergenza-urgenza, attivare l’ufficio infermieristico. «È assolutamente necessario riattivare l’Unità di Degenza Territoriale e -ha aggiunto- attivare definitivamente l’Ospedale di Comunità, come sta avvenendo in altri territori con i fondi Pnrr, da noi invece solo sbandierato nella campagna elettorale per le elezioni comunali e poi dimenticato, che vergogna». A questo si aggiungono ambienti fisici non idonei e insufficienti dove vengono erogati i servizi sanitari nel Pta, specie quelli di Neuropsichiatria dell’infanzia e dell’adolescenza per cui «sarebbe possibile usufruire dei locali della stessa struttura dove ora c’è l’ufficio igiene». I professionisti si vedono costretti ad alternarsi a causa dell’insufficienza dei vani. Una soluzione c’è e non va trascurata, è stata anche indirizzata una lettera per chiedere un intervento tempestivo al presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, all’assessore regionale alla Sanità, Rocco Palese, al direttore del Dipartimento Promozione della Salute, Vito Montanaro e al direttore generale della Asl di Bari, Antonio Sanguedolce. Tutta la struttura, inoltre, dev’essere vigilata h24 per evitare altri casi di furti e atti di sciacallaggio.
«La salute è un bene prezioso, difendiamolo insieme». È lo slogan con cui le forze politiche e civiche del centrodestra invitano i cittadini a partecipare a una manifestazione pacifica che si terrà sabato alle 10:30 davanti l’ex ospedale di Bitonto in via Giuseppe Comez e chiedere di scongiurare continui tagli e depotenziamenti dei servizi sanitari. «Mettiamo da parte ogni steccato ideologico, impegniamoci e proseguiamo tutti verso un’unica direzione -ha dichiarato l’ex consigliere regionale Domenico Damascelli-. Il nostro invito ai rappresentanti della sanità regionale, politici e non, sarà quello di dare risposte ai bisogni dei cittadini». Tra le richieste, quella di scongiurare la chiusura del Punto di Primo Intervento che ad oggi conta ben 4400 accessi. Si tratta di codici verdi risolti in loco e gialli stabilizzati e trasportati negli ospedali vicini. «Tutte queste persone dove andranno? Questo porterà ad ingolfare i pronto soccorso degli ospedali del territorio a discapito di altre urgenze e soprattutto dei medici, già al collasso». Bisogna puntare a fare restare il medico in ambulanza per garantire il servizio di emergenza-urgenza, attivare l’ufficio infermieristico. «È assolutamente necessario riattivare l’Unità di Degenza Territoriale e -ha aggiunto- attivare definitivamente l’Ospedale di Comunità, come sta avvenendo in altri territori con i fondi Pnrr, da noi invece solo sbandierato nella campagna elettorale per le elezioni comunali e poi dimenticato, che vergogna». A questo si aggiungono ambienti fisici non idonei e insufficienti dove vengono erogati i servizi sanitari nel Pta, specie quelli di Neuropsichiatria dell’infanzia e dell’adolescenza per cui «sarebbe possibile usufruire dei locali della stessa struttura dove ora c’è l’ufficio igiene». I professionisti si vedono costretti ad alternarsi a causa dell’insufficienza dei vani. Una soluzione c’è e non va trascurata, è stata anche indirizzata una lettera per chiedere un intervento tempestivo al presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, all’assessore regionale alla Sanità, Rocco Palese, al direttore del Dipartimento Promozione della Salute, Vito Montanaro e al direttore generale della Asl di Bari, Antonio Sanguedolce. Tutta la struttura, inoltre, dev’essere vigilata h24 per evitare altri casi di furti e atti di sciacallaggio.
«La salute è un bene prezioso, difendiamolo insieme». È lo slogan con cui le forze politiche e civiche del centrodestra invitano i cittadini a partecipare a una manifestazione pacifica che si terrà sabato alle 10:30 davanti l’ex ospedale di Bitonto in via Giuseppe Comez e chiedere di scongiurare continui tagli e depotenziamenti dei servizi sanitari. «Mettiamo da parte ogni steccato ideologico, impegniamoci e proseguiamo tutti verso un’unica direzione -ha dichiarato l’ex consigliere regionale Domenico Damascelli-. Il nostro invito ai rappresentanti della sanità regionale, politici e non, sarà quello di dare risposte ai bisogni dei cittadini». Tra le richieste, quella di scongiurare la chiusura del Punto di Primo Intervento che ad oggi conta ben 4400 accessi. Si tratta di codici verdi risolti in loco e gialli stabilizzati e trasportati negli ospedali vicini. «Tutte queste persone dove andranno? Questo porterà ad ingolfare i pronto soccorso degli ospedali del territorio a discapito di altre urgenze e soprattutto dei medici, già al collasso». Bisogna puntare a fare restare il medico in ambulanza per garantire il servizio di emergenza-urgenza, attivare l’ufficio infermieristico. «È assolutamente necessario riattivare l’Unità di Degenza Territoriale e -ha aggiunto- attivare definitivamente l’Ospedale di Comunità, come sta avvenendo in altri territori con i fondi Pnrr, da noi invece solo sbandierato nella campagna elettorale per le elezioni comunali e poi dimenticato, che vergogna». A questo si aggiungono ambienti fisici non idonei e insufficienti dove vengono erogati i servizi sanitari nel Pta, specie quelli di Neuropsichiatria dell’infanzia e dell’adolescenza per cui «sarebbe possibile usufruire dei locali della stessa struttura dove ora c’è l’ufficio igiene». I professionisti si vedono costretti ad alternarsi a causa dell’insufficienza dei vani. Una soluzione c’è e non va trascurata, è stata anche indirizzata una lettera per chiedere un intervento tempestivo al presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, all’assessore regionale alla Sanità, Rocco Palese, al direttore del Dipartimento Promozione della Salute, Vito Montanaro e al direttore generale della Asl di Bari, Antonio Sanguedolce. Tutta la struttura, inoltre, dev’essere vigilata h24 per evitare altri casi di furti e atti di sciacallaggio.