“Le condanne inflitte ieri agli esponenti del clan Parisi che negli anni scorsi avevano portato avanti un’intensa attività estorsiva ai danni di alcuni imprenditori edili impegnati nella nostra città rappresentano la vittoria del coraggio di tutte quelle persone che scelgono di denunciare”. Lo ha detto il sindaco di Bari, Antonio Decaro, commentando le condanne inflitte oggi dal Tribunale di Bari, a conclusione del processo “Do ut des” (primo grado), al figlio del boss “Savinuccio”, egemone nel quartiere Japigia, Tommy Parisi a 8 anni di reclusione. Per Parisi è stata prevista anche l’interdizione perpetua dai pubblici uffici per il reato di associazione mafiosa e la condanna a risarcire le parti civili, tra cui figura proprio il comune di Bari. L’accusa riguarderebbe decine di episodi di estorsioni ai danni di imprenditori edili che si sarebbero concretizzati imponendo guardianie e carichi di merci da fornitori amici. Con Parisi sono state condannate altre otto persone: gli imprenditori Emanuele Sicolo (a 20 anni di reclusione) e suo fratello Antonio (a 10 anni), oltre a Giuseppe Putignano (a 2 anni e 8 mesi). Assolti, invece, gli imprenditori Paolo Maiullari, Pasquale Barile e Raffaele Parisi. “Voglio ringraziare ancora una volta le Forze dell’Ordine e la Magistratura che sono alleati preziosi per la città di Bari nel lungo e difficile percorso di affrancamento dal malaffare e dall’illegalità”, ha concluso Decaro.