Via Solferino a Bitonto da oggi sarà “zona rossa”. È quanto stabilito dal sindaco, Francesco Paolo Ricci, al termine del Centro Operativo Comunale, terminato a notte fonda all’interno del Comando di Polizia Locale, a cui hanno preso parte tutte le forze dell’ordine e i referenti dei volontari del Nucleo Protezione Civile. Una decisione necessaria, dopo il crollo del costone del muraglione di sostegno del terrapieno di via Solferino, dovuto alle abbondanti piogge che si sono abbattute ieri sulla città. Si tratta di un’opera idraulica progettata nel 1833 dall’architetto Francesco Lerario. Dopo 189 anni, dunque, sarà necessario rimetter mani alla costruzione e ripararla il prima possibile.
«Per fortuna non si sono verificati danni per nessun cittadino. Al momento il primo pensiero è stato quello di mettere in sicurezza la zona – ci ha spiegato il sindaco -. Con una ordinanza ad hoc abbiamo inibito il divieto di circolazione veicolare e pedonale, oltre alla chiusura delle scuole di ogni ordine e grado per la giornata di oggi (ad esclusione delle frazioni di Palombaio e Mariotto), oltre all’evacuazione di due abitazioni, ai civici 96 e 98». Una decisione presa alla luce delle indicazioni fornite dai Vigili del Fuoco, che si sono precipitati sul posto per verificare le condizioni di stabilità della zona: l’epicentro del crollo sarebbe ad un metro sotto il livello stradale, quindi per evitare problemi all’incolumità pubblica sono due le famiglie evacuate dalle proprie abitazioni.
«Ad entrambe abbiamo fornito tutto il nostro supporto – ha detto il primo cittadino -, anche la possibilità di essere ospitati all’interno di un B&b cittadino, ma hanno preferito stare da alcuni familiari». La strada, ad alto scorrimento veicolare e nevralgica per gli spostamenti fuori città, specie per i tanti bitontini che lavorano a Bari e dintorni, andrà riparata quanto prima.
«È mia intenzione – ha concluso Ricci – chiedere un intervento immediato da parte dei tecnici del Genio Civile per il controllo e intervento sull’opera, ma attendo anche di avere delle informazioni più dettagliate da parte del mio Ufficio Tecnico».
In realtà l’assessore ai Lavori Pubblici, Giuseppe Santoruvo, ha rivelato che era stato chiesto alla Città Metropolitana di stralciare circa 900 mila euro, destinati alla realizzazione del cosiddetto “Belvedere” nel progetto del Lungo Lama, proprio per la messa in sicurezza dei muretti e del ponte, ma la rimodulazione non è stata accettata. «Ora – dice sconsolato Santoruvo – ne serviranno molti di più per ripararlo».
«Vanno subito chiesti dei fondi utilizzando tutti i canali istituzionali per ripristinare l’opera e la strada – ha commentato il consigliere Domenico Damascelli -. E poi occorre urgentemente programmare degli interventi per risolvere il problema legato alla fogna bianca: non è possibile che la città si allaghi come una laguna ad ogni pioggia». Sono diverse, infatti, le attività commerciali che ieri hanno rischiato di allagarsi in via Repubblica e via Giovanni XXIII: solo l’apertura delle caditoie ha reso possibile il defluire dell’acqua ed evitare ulteriori danni.
«La politica tutta deve farsi promotrice di un’ azione importante nei confronti degli enti sovraordinati (città metropolitana su tutti), affinché si trovino le risorse necessarie, che non abbiamo a bilancio comunale, per consolidare tutto il muro storico di via Solferino e allo stesso tempo si giunga ad un intervento di fogna bianca con un recapito finale per quella zona della città, per evitare che l’ acqua piovana possa far franare il muro, come accaduto ieri» ha scritto sui social Santoruvo, annunciando che la macchina comunale è già al lavoro per un nuovo piano del traffico.