Dal Consigliere Comunale Onofrio Altamura (Gruppo Consiliare Patto Comune) riceviamo e pubblichiamo:
La crisi energetica è ancora lontana dall’essere superata e vi è il rischio di una nuova impennata durante i prossimi mesi invernali.
Una situazione critica che merita una risposta politica e la massima attenzione da parte delle istituzioni, a tutti i livelli.
Il gruppo consiliare Patto Comune ritiene, infatti, che sia necessario dare un forte segnale di sostegno ai cittadini anche da parte del Comune di Bitonto.
L’idea, già sottoposta all’attenzione del Consiglio Comunale, è un piano di aiuti contro il “caro bollette” per meglio fronteggiare la crisi economica e di liquidità che ha colpito le famiglie del nostro territorio con un contributo una tantum a partire da € 150,00, fino a un massimo di € 400,00 per nucleo familiare.
Patto Comune e il suo rappresentante in Consiglio Comunale, Onofrio Altamura, hanno proposto di dare un aiuto concreto supportando il pagamento delle utenze domestiche delle famiglie bitontine, mediante l’erogazione di contributi ad hoc sia in forma di bando con libero accesso per i cittadini residenti, sia in base a una ponderata valutazione da parte dei Servizi Sociali, secondo criteri oggettivi legati ai bisogni socio-economici dei cittadini.
A tal fine, bisogna definire i criteri e le modalità di accesso a tali contributi straordinari ed emergenziali, con carattere di temporaneità, garantendo rapidità di istruttoria e di fruizione dei benefici economici in oggetto, anche prevedendo una procedura on line da remoto.
Il piano di aiuti studiato dal gruppo consiliare Patto Comune si fonda sul necessario mantenimento del periodo di temporanea validità della disciplina straordinaria legata all’emergenza sanitaria, stabilita dalle norme nazionali, oltre a quanto previsto dall’Unione Europea, fino al 31 dicembre 2023, in materia di superamento della crisi economica conseguente alla pandemia COVID-19, resa ancor più critica dall’incremento dei costi dell’energia collegato all’emergenza “Ucraina”.
Nella fattispecie, il gruppo consiliare Patto Comune propone:
1. di prevedere, ai fini dell’erogazione del contributo per le utenze domestiche (fornitura elettrica e gas), i seguenti requisiti di amminissibilità a seguito di apposito avviso pubblico:
– essere cittadino italiano o dell’Unione Europea, ovvero cittadino extracomunitario regolarmente soggiornante sul territorio nazionale;
– essere residente nel Comune di Bitonto;
– essere in possesso di un’attestazione Isee ordinario o corrente, in corso di validità il cui valore non sia superiore a 15.000,00 euro;
– che almeno uno dei componenti del nucleo familiare (in anagrafe) sia titolare delle utenze domestiche per le quali si chiede il contributo;
– essere in possesso di regolare contratto di locazione o altro titolo di occupazione dell’alloggio a cui le utenze sono riferite;
4. di prevedere che il bonus utenze abbia un importo minimo, una tantum, di € 150,00 e massimo di € 400,00 a nucleo familiare, in base al numero di domande pervenute ed ammesse al beneficio, fino ad esaurimento della somma stanziata e prendendo in considerazione la numerosità del nucleo familiare, così come rilevato dall’anagrafe comunale, indipendentemente dall’ordine di arrivo delle domande, in caso in cui la somma stanziata non sia sufficiente a coprire tutte le domande pervenute;
5. di stabilire che il contributo venga erogato direttamente ai beneficiari sull’IBAN inserito nella domanda e che i cittadini aventi diritto compilino apposito modulo on line, pubblicato sul sito del Comune di Bitonto, con autodichiarazione fornita sotto la propria responsabilità civile e penale;
6. di prevedere che le dichiarazioni rese siano controllate e confrontate con tutti i database in possesso dell’Ente e di altre amministrazioni pubbliche, ivi compresa quella dell’INPS e che, qualora risultassero dichiarazioni false o mendaci, si proceda alla denuncia d’ufficio alle autorità giudiziarie;
7. di prevedere che sia istituito apposito numero telefonico per l’assistenza, con coinvolgimento dei CAF cittadini riconosciuti dal Ministero dell’Economia, le cui sedi e numeri di riferimento saranno resi noti sul sito istituzionale.