Per prassi pressocché consolidata, contestata più volte da Onda Civica, soprattutto collegata ai rischi erariali susseguenti la prescrizione, annualmente, la macchina amministrativa comunale, notifica avvisi di accertamento IMU/TARI/TASI. Quindi, ciclicamente, l’Amministrazione Comunale bitontina, sol che si verifichino gli ultimi dieci anni, allo scadere dei termini di prescrizione (solitamente nei mesi di novembre e dicembre) ha provveduto e provvede ad accertare (in zona Cesarini), non già ingiungere, ovvero non già a trasmetterne i ruoli all’Agenzia delle Entrate Riscossione, gli omessi versamenti delle entrate tributarie del solo periodo impositivo di pertinenza del quinto anno precedente! Orbene, un metodo questo che, seppur legittimo (ma fino ad un certo punto), paradossalmente, oltre a poter determinare squilibri finanziari dell’Ente, ha già danneggiato gli stessi contribuenti morosi, e potrebbe danneggiarli nuovamente, almeno per due ordini di motivi: A) E’ opportuno ricordare che con la definizione agevolata delle entrate regionali e degli enti locali, limitata alle sole ingiunzioni di pagamento (l’Ente non ebbe ad affidare flussi/ruoli all’Agenzia delle Entrate Riscossione), cui aderì l’Amministrazione Comunale di Bitonto, si disciplinò la facoltà delle regioni e degli enti locali di definire in maniera agevolata le proprie entrate non riscosse, purché oggetto di provvedimenti di ingiunzione, ovvero di cartelle di pagamento, notificate nel periodo compreso fra il 2000 ed il 2017, sia direttamente dall’ente territoriale ovvero da un concessionario incaricato della riscossione. L’indicata ed eventuale definizione agevolata prevedeva l’esclusione delle sanzioni relative alle entrate non versate (per quanto attiene la TARI nella misura pari al 30% della tariffa per ciascun periodo evaso in violazione del principio del cumulo giuridico). Tale quadro normativo, oltre ai ritardi dell’Amministrazione Comunale nelle attività di sola riscossione (gli atti di ingiunzione non sono mai stati notificati l’anno successivo al periodo impositivo di pertinenza), hanno, di fatto, denegato e/o precluso le possibilità collegate alla definizione agevolata almeno fino al periodo impositivo 2016. Se solo l’Amministrazione bitontina avesse provveduto a riscuotere coattivamente, per il tramite di ingiunzione (e/o trasmettendone i ruoli ad Agenzia delle Entrate Riscossione), ovvero cartella di pagamento, all’indomani della scadenza del tributo evaso, non già attendendo la soglia prescrizionale, pari a cinque anni, e con atto di accertamento, sarebbero divenute agevolabili le entrate tributarie comunali non riscosse a tutto il 2016, quest’ultimo inteso come periodo impositivo, e l’Ente avrebbe incassato maggiori somme. E’ di palmare evidenza quindi che l’accesso, la portata e gli effetti del regime agevolativo, di fatto siano stati collegati alla maggior efficienza di un’amministrazione locale rispetto ad un’altra nelle attività di riscossione delle entrate tributarie comunali: a più efficienza dell’Ente nelle attività di riscossione maggiori sarebbero stati i benefici sia dei contribuenti morosi (magari incolpevoli) e delle stesse casse comunali. Tuttavia, l’eventuale, ma non peregrina previsione, più volte preannunziata, di una proroga della misura agevolativa (rottamazione) ad atti notificati successivamente al 2017, non ha persuaso l’Amministrazione Comunale all’allineamento degli atti di riscossione coattiva (ingiunzioni di pagamento e/o cartelle di pagamento) a tutto il 2021, quantomeno al pregresso conosciuto, ed è allo studio della nuova maggioranza parlamentare, e del componendo nuovo Governo, la c.d. “rottamazione” all’80% dei ruoli per importi fino ad €. tremila/00, consegnati ad Agenzia delle Entrate di Riscossione sino alla data del 30.06.2022; B) stranamente, l’Amministrazione Comunale oggi preferisce accertare le entrate tributarie evase di pertinenza del solo periodo impositivo 2016, 2017 pur sapendo, ancorché sconosciuti, che gli anni successivi (2018, 2019, 2020 e 2021), o una parte di essi, gli stessi contribuenti oggi accertati (non già ingiunti) per il periodo impositivo 2016, 2017 andavano accertati ed ingiunti anche per gli anni (od una parte di essi) successivi, ovvero andavano consegnati i ruoli ad Agenzia delle entrate di riscossione, soprattutto in considerazione della riforma che ha dato efficacia esecutiva ai nuovi avvisi di accertamento. Ancora, autorevoli indiscrezioni anticipano l’ormai imminente sanatoria fiscale 2022 con sconto e cancellazione del debito da parte dei contribuenti morosi, c.d. “rottamazione cartelle”, sembrerebbe anche per i tuoli consegnati alla data del 30.06.2022. E’ agli studi della nuova compagine governativa l’approvazione di una sanatoria , simile a quella precedente, come attuata dal Governo Draghi, che potrebbe concedere una tregua ai debitori attinti da cartelle di pagamento. Infatti è al vaglio la riproposizione di uno sconto fiscale per alcune tipologie di debitori ed uno stralcio totale, o quasi, delle cartelle entro una certa somma (tremila euro circa). L’indicato stralcio totale, o quasi, potrebbe giungere sino alla concorrenza dell’80% dei debiti che non superino la somma pari ad €. tremila circa, in uno ad una cancellazione totale per le cartelle sino ad €. mille/00. Sta di fatto che, per via della lentezza dell’azione Amministrativa, ancora una volta, i contribuenti morosi TARI del comune di Bitonto (sia utenze domestiche, sia commercianti ed artigiani) non potranno accedere compiutamente alla misura governativa poiché in pancia ad Agenzia delle Entrate Riscossione non vi sarebbero i ruoli consegnati dall’Amministrazione comunale, e/o non vi sarebbero le compiute notifiche delle cartelle di pagamento TARI periodi 2017/2018/2019/2020 e 2021. Cosa accadrebbe ai contribuenti morosi bitontini per TARI 2017/2018/2019, 2020 e 2021 se nel nuovo provvedimento agevolativo “rottamazione” con stralcio sino all’80% del tributo per importi non superiori ad €. Tremila/00?? fossero ricompresi i ruoli consegnati ad Agenzia delle Entrate Riscossione alla data del 30.06.2022? Qual è per periodo impositivo l’ultimo flusso TARI inviato dal Comune di Bitonto ad Agenzia delle Entrate Riscossione?? E’ intenzione dell’Amministrazione comunale aderire alle agevolazioni governative? E’ intenzione di questa Amministrazione comunale aderire alla c.d. “rottamazione” anche per quanto attiene le richieste per differenze per oneri espropriativi, come ingiunte a migliaia di cittadini? Eppure i responsabili politici che, in continuità con la precedente amministrazione targata Abbaticchio, si ritrovano nell’attuale maggioranza, dovrebbero avere contezza dell’ultima relazione annuale della Corte dei Conti nella parte in cui vengono attenzionati gli andamenti dei residui attivi (TARI) relativi agli ultimi periodi (campionati circa 4000 comuni). Risulta antieconomico, anche e soprattutto per le casse comunali, continuare a tenere appostati residui attivi di dubbia esigibilità (a percentuali di riscossione coattiva prossime al 7% dei ruoli consegnati o a consegnarsi ad Agenzia delle Entrate Riscossione, con incidenza degli oneri di riscossione coattiva, le casse comunali, stando alle previsioni, acquisirebbero una percentuale prossima al 20%). Quindi, perché ostinarsi a tenere tra i residui attivi poste inesigibili, o di dubbia esigibilità, a titolo di TARI, a titolo di differenze per oneri espropriativi, a titolo di IMU per suoli formalmente (ma solo sulla carta) edificabili, già agricoli, sui quali, per ragioni di mero gettito, l’Amministrazione da oltre trent’anni batte cassa, piuttosto che allinearsi preventivamente al prevedibile, più volte preannunziato, emanando provvedimento governativo agevolativo “c.d. rottamazione”, consentendo ai contribuenti di sanare la morosità, a volte incolpevole, e contestualmente ridurre significativamente i ridetti residui attivi ??? Noi di Onda Civica riteniamo sia giunta l’ora di invertire la rotta, e, con pragmatismo, sia necessario riavvicinare la macchina amministrativa alla vita reale che vede commercianti, artigiani, piccoli imprenditori, ceto medio, pensionati, dopo un periodo pandemico ed emergenziale, alle prese con rincari da inflazione, rincari dei prezzi dei carburanti, bollette energetiche, bollette gas, aumento TARI, e con tutto ciò che ne susseguirà…