Lo scrivemmo tre anni fa, restando inascoltati. Ma, ormai, ci abbiamo fatto il callo. Solo che questo è davvero l’oltraggio estremo perpetrato nei confronti del nostro antico, glorioso e martoriato nosocomio.
È vero che era un convento, tanti secoli fa. Ma, se è per questo, è stato anche un grande ospedale, con reparti e professionalità di grande eccellenza, ergo se dobbiamo rivendicare tutto quello che è stato nel passato i cittadini di Bitonto ne avrebbero di richieste da avanzare a chi governa – spesso in modo scellerato – questa terra. Ma transeat, che sarà mai.
Dunque, pare che la chiesa con l’avallo dell’Asl avesse chiesto, per allocarle chissà dove, le splendide opere d’arte che allietavano l’anima dei corpi piagati dei pazienti per i corridoi dell’oggi divenuto Presidio territoriale assistenziale – tradotto in concreto: qualche ambulatorio spento a macchia di leopardo e, se va in pensione il titolare, chiuso a pene di segugio; tanti operatori di buona volontà; laboratori più o meno efficienti e farmacia troppo spesso violata.
E così è stato, qualche giorno fa. Le tele erano, sono meravigliose. Noi, quelle meraviglie, le ricorderemo sempre. E sarà solo una nostalgica memoria, giacchè l’ultimo atto di una spoliazione infinita è stato compiuto nei giorni scorsi…