Una discesa sporca, colma di rifiuti diretti verso l’antico letto del torrente Tiflis, in quella linea verde denominata, oggi, Lama Balice.
È questo quello che vede chi, percorrendo il Ponte Santa Teresa, si affaccia sul lato che guarda verso il lato orientale e guarda in basso. Buste della spazzatura, bottiglie di birra e di acqua, assi e cassette di legno, passeggini, scatole di plastica o polistirolo e oggetti vari fanno da pavimento inguardabile. Se si guarda con attenzione, si notano anche bustoni firmati Sanb Spa, di quelli che usiamo per la raccolta differenziata porta a porta. Forse di qualcuno che, impaziente di liberarsi della spazzatura, proprio non ci riesce ad aspettare il giorno giusto, preferendo affidarla alla Lama.
Un vero e proprio monumento all’inciviltà che, pochi mesi fa, era già saltato agli onori della cronaca per la denuncia del Centro Ricerche, che aveva invocato interventi urgenti per quel ponte storico, risalente al XIX secolo. Interventi per evitare che l’accumularsi di erbacce e rifiuti ostruiscano il naturale deflusso delle acque in caso di piogge reiterate ed eccezionali.