“Mi piacerebbe davvero tanto che, dopo la pandemia e tutte le difficoltà che hanno dovuto sostenere gli esercenti locali, i bitontini spendano nei negozi di vicinato per sostenere l’economia bitontina e garantire alla nostra città sicurezza e socialità”.
Cristina Lovascio, presidente cittadino di Confcommercio, è già proiettata a questi giorni e alle prossime settimane, quando la corsa agli acquisti natalizi si farà sfrenata soprattutto quelli last minute. Ed è impossibile, al momento, avere dati certi su quanto verrà speso, tenendo presente che c’è l’incubo chiamato inflazione.
E Lovascio lo fa rivolgendosi ai concittadini, ricordando loro che “prediligere il rapporto con gli esercenti che illuminano le nostre strade da anni significa puntare sull’unità di intenti tra commercio e città. Il segnale dato dagli esercenti di Bitonto, soprattutto nel desiderare un allestimento di luci come quello fatto quest’anno, è sintomo di un bisogno di comunità e riscoperta di una rete di collaborazioni che a piccoli passi porti tutti a fare di più per la propria collettività”.
Il riferimento, per nulla velato, è alle luminarie, tornate ad accendersi in città da sabato 27 novembre dopo un anno di assenza causa Covid-19 e volute fortemente da esercenti e negozianti con sforzo e impegno comune, con il coordinamento prezioso proprio della Confcommercio e il ruolo sempre prezioso del Comune. E, da più parti – basti vedere i commenti sui Social, – apprezzate.
“Insieme alla Confartigianato – prosegue Lovascio – per questo Natale stiamo puntando sui mercatini artigianali, un esempio classico di economia di vicinato. Il primo appuntamento è stato due settimane fa (27 e 28 novembre, ndr) in piazza Padre Pio, e altri li stiamo programmando”.