DI ANGELA ANIELLO
A volte basta poco per sprofondare nel dubbio, in quel dubbio che lacera, che fa ansimare e scuote tutto il corpo in una tempesta di ricordi. Il passato, gli amori, la nostalgia… Tutto sembra piovere addosso con dolcezza e malinconia in modo sfuggente, allora fermarsi a pensare è d’obbligo per ripartire.
Questo accade al Giulio, protagonista del romanzo “La distanza del dubbio” scritto da Gianni Sebastiano, manager che si occupa di strategie aziendali e alta formazione, e pubblicato da Florestano Edizioni.
La città che fa da sfondo è Bari nella sua bellezza e nei suoi profumi, nei suoi vicoli e nei suoi misteri in una vicenda che ha quasi dell’incredibile.
La telefonata di un amico di un tempo, Francesco e un incontro fissato poco prima della mezzanotte e Giulio si ritrova coinvolto e minacciato per qualcosa che aveva seppellito nella memoria.
Chi ha ucciso lo studente Domenico Lioce? Chi ha visto Giulio in via Villari insieme a Francesco? Chi minaccia?
L’autore in maniera coinvolgente ripercorre le tappe dell’amicizia tra Giulio e Francesco trascinando il lettore in una scia di forti emozioni.
Francesco era uno che non mentiva perché non temeva la verità, per questo incuriosiva tutti quelli che incontrava e vi erano attratti. Anche dopo anni dalla sua partenza con canoni quasi teatrali l’incontro fra i due in una scena quasi surreale mentre il vento scompiglia i capelli apre a scenari nuovi e singolari.
Giulio si sente quasi messo all’angolo ma non basta fuggire per chiudere il conto col passato.
Gli anni liceali, quelli delle lotte tra studenti di sinistra e fasci, di scioperi e pestaggi, di circoli ricreativi e feste a casa di amici benestanti tornano con prepotenza a riaffiorare perché nulla può essere lasciato al caso.
Giulio è un affermato ingegnere in una grande e importante società, sposato con Paola e separato. Diverse donne gli hanno fatto battere il cuore: Elisabetta era stata la prima in assoluto. Durante lo studio per una tesina diventò più bella, sicura, spiritosa, audace fino a far scaturire in Giulio il bisogno di star sempre vicino a lei.
Dopo piombò in una depressione senza limiti per la fine della loro storia.
Poi Stella a cui erano legati ricordi quasi sospesi, integri. La sua foto era riemersa in una busta senza francobollo né timbro postale indirizzata all’Ing. Giulio Valentini.
La conobbe quando era già sposato con Paola, era sensuale, seducente e lasciava addosso un odore inconfondibile, una passione fino allo stordimento che non aveva più dimenticato.
Un amore come il loro non poteva essere vissuto a metà, lei non poteva essere eternamente l’altra perché avrebbero finito col farsi del male e un sentimento così grande non lo meritava.
Giulio, dietro consiglio di Francesco, cerca di scoprire, andando indietro nel tempo, chi possa sapere tutto di loro al punto da tradirli.
Qual è la verità? Quale la traccia sovrascritta ad ogni pensiero?
Tutto è frammento di un insieme da ricomporre, tutto è silenzio interminabile e sillaba amara, tutto è inchiesta e promessa, tutto è come camminare su un ramo secco pronto a spezzarsi.
Bisogna essere pronti a cogliere il rischio, a lasciarsi sfidare per non cadere nell’oblio: molto affascinante e ricco mi è parso il viaggio interiore dei personaggi in mezzo a ruvide dinamiche di vita aziendale. Accade che proprio quel che si tende ad escludere può essere un indizio importante nella complicità che lega Giulio e Francesco dentro perimetri inviolabili in cui il lettore non passeggia certo indifferente ma fa il tifo per la verità.