“Our new learning innovative network for education”. Si tratta dell’accattivante titolo di un progetto sull’innovazione digitale a cui parteciperanno gli alunni (una ventina in tutto) dell’ITES “Vitale Giordano”, istituto da sempre attivo sul fronte della tecnologia e della collaborazione interculturale.
Si tratta del naturale esito della revisione del programma di lavoro annuale “Erasmus+ 2020” che la Comunità europea ha adottato, insieme all’integrazione dei fondi per i Partenariati strategici. L’azione è mirata a supportare pratiche innovative nella nostra era digitale e nasce come risposta decisa al forte impatto che la pandemia da Covid-19 ha avuto su istruzione, formazione e gioventù. Tanti i soggetti coinvolti in un partenariato strategico formato da diversi Stati europei, con quella della Croazia come scuola capofila.
Perché un progetto sulla innovazione digitale? Si tratta senza dubbio di una grande opportunità offerta dai fondi comunitari per confrontarsi e promuovere a livello europeo pedagogie innovative fondate sulle tecnologie digitali, soprattutto in un momento in cui le nuove sfide pedagogiche, sorte in seguito alla pandemia con il passaggio all’insegnamento online, chiamano tutti noi a gestire consapevolmente il cambiamento, al fine di offrire pari opportunità di apprendimento a tutte e tutti.
Le tematiche principali del progetto riguardano la sicurezza nell’uso di internet (Bulgaria), il Web e l’e-commerce (Italia), il Learning with digital photography (Croazia), il Digital Learning (Spagna), le Video Technologies (Turchia) e il Digital Pedagogy Game Based Learning (Portogallo).
Gli studenti selezionati per partecipare al progetto hanno costituito un “Erasmus club” e con entusiasmo stanno prendendo parte alle attività previste, da veri protagonisti di questa esperienza di innovazione. Data la grande attualità dei temi del progetto, infatti, i ragazzi si stanno impegnando per rendere partecipe di questa esperienza formativa l’intero territorio, certi che sarà di grande rilevanza per la crescita culturale e personale di tutta la comunità scolastica, in quanto accresce in essa la consapevolezza di essere parte integrante di una più ampia comunità di dimensione europea.