Dalla Lega Salvini Premier – Bitonto riceviamo e pubblichiamo.
“Abbiamo appreso con sorpresa ed incredulità, leggendo l’ordinanza n° 862 del 21 ottobre 2021, che il plesso didattico di via Aspromonte in Palombaio, rimarrà chiuso alla popolazione scolastica dal 25 ottobre sino al 5 novembre.
Ci compiacciamo della motivazione che ha spinto l’Amministrazione comunale ad adottare un provvedimento simile, perché consentirà, finalmente, la risoluzione dell’annoso problema del riscaldamento, in quel plesso che costringeva alunni, docenti ed operatori scolastici ad indossare il cappotto nei mesi invernali, durante le ore di lezione e di operatività dell’Istituto.
La nostra sorpresa e l’incredulità sta nel fatto che la sistemazione dell’impianto di riscaldamento costringa ancora gli alunni ad astenersi dalle lezioni, dopo l’esperienza drammatica dello scorso anno, per il Covid-19, che li ha costretti a seguire le lezioni a distanza.
Ancora una volta questa amministrazione dimostra l’incapacità nell’adozione di una seria e rigorosa programmazione. Ancora una volta rimaniamo delusi e soprattutto ancora una volta i cittadini ne pagano le conseguenze, in termini di interruzione di un pubblico servizio.
Perché, ci chiediamo e chiediamo ai nostri amministratori, i lavori non sono stati eseguiti durante i mesi estivi? Perché non sono stati eseguiti durante il periodo in cui gli studenti, non frequentando l’Istituto, erano in didattica a distanza?
Ci sembra di vivere, in una realtà assurda e distorta, la fiaba della cicala e della formica, la prima impegnata durante l’estate a cantare con il suo noioso stridulo, la seconda a provvedere ai fabbisogni e alle necessità che conseguono dal freddo inverno.
Avevamo posto in evidenza i problemi di quel plesso, appunto la mancanza di un adeguato impianto di riscaldamento, già lo scorso anno e avevamo chiesto di utilizzare saggiamente i mesi estivi per tutti quei lavori che si fossero resi necessari per il miglioramento degli edifici scolastici, non solo a Palombaio, ma anche nel resto della Città.
Non ci hanno ascoltato per spocchioso atteggiamento. O peggio per non sapere cosa sia programmare gli interventi di cui il territorio necessita.
Gli studenti e i genitori di Palombaio, di certo, non ringraziano, ma continuano a protestare per il disservizio che vivranno sulla loro pelle tra il 25 ottobre e il 5 novembre.
L’unica nota positiva, e lo speriamo sinceramente, è che finalmente in quel plesso vi sarà un adeguato impianto di riscaldamento che non si rompa dopo due mesi”.