“L’inferno è vuoto e tutti i diavoli sono qui”, e per una sera alcuni di loro sono saliti sul palco del Teatro “Traetta”.
La citazione di Shakespeare, tratta da “La Tempesta”, racconta bene l’esperimento messo in atto dalla compagnia Extraordinario. Lo spettacolo, andato in scena sabato sera, è “Villains – I cattivi in Shakespeare”, che ha debuttato in anteprima nazionale nell’ambito del festival WWW.Shakespeare organizzato dalla compagnia teatrale Fatti d’arte. Un festival che ha riportato la gente a teatro, pur nel rispetto delle normative vigenti, riappropriandosi del luogo naturale in cui il teatro nasce, cresce e vive.
Sul palco una formazione particolare. Le voci narranti sono quelle dei due attori Riccardo Lanzarone e Riccardo Spagnulo ma non solo. A loro, infatti, si uniscono le voci, i suoni, le ambientazioni create dal basso elettrico e dalla loop station di Domingo Bombini e le immagini, i disegni realizzati dal vivo da Nadia Gelsomina.
Un racconto corale in cui i personaggi sono appunto i cattivi. Si parte da Edmund, il figlio illegittimo del Conte di Gloucester che in Re Lear inganna il fratello Edgar, colpevole solo di essere il figlio legittimo, riconosciuto e amato dal padre. Poi sale sul palco Riccardo III, il sovrano deforme, monco, privo della minima attrattiva verso le donne, che pur di salire al trono cospira verso suo fratello Giorgio. A seguire è la volta dell’unico personaggio femminile della serata: Lady Macbeth, ambiziosa, sprezzante e assetata di potere, che porterà Macbeth a commettere un omicidio pur di diventare re. A conclusione è il turno di Iago, il consigliere subdolo, invidioso del re Otello che, attraverso mezze parole, frasi dette e non dette instilla, nel re il dubbio che la sua amata Desdemona lo tradisca, portandolo alla pazzia.
I villains sono di volta in volta raccontati da Spagnulo e Lanzarone nella loro umanità, senza giudizio, dimostrando che cattivi non si nasce ma che quasi sempre sono le azioni che ti portano ad esserlo e che, forse, chiunque messo in quelle situazioni, avrebbe agito in quel modo.
“In fondo, chi non prova invidia, almeno una volta nella vita? Chi, dopo aver subito un torto, non desidera la vendetta? Chi non ha mai voluto per sé potere e ricchezza?”.
Sapiente l’utilizzo dei due attori di diverse lingue per raccontare le storie dei cattivi. Se all’inizio vengono raccontate in italiano, ad un certo punto dello spettacolo la lingua cambia. Infatti Lady Macbeth racconterà la sua storia in inglese attingendo dal testo originale del Bardo, fino ad arrivare al dialogo tra Otello e Iago in cui i due attori hanno tradotto le parole originali usando due dialetti del sud; se da un lato Iago-Lanzarone insinuerà i dubbi in palermitano dall’altro Otello-Spagnulo proverà a difendersi in dialetto barese.
Della vita di Shakespeare si sa poco, ma i personaggi negativi nelle sue opere cattivi sono descritti così bene da farci pensare che forse lo stesso autore abbia conosciuto la cattiveria, la malvagità e il male per descriverlo in tutte le sue sfumature attraverso le figure negative delle sue storie.