Il giornalista Marino Pagano, con il suo libro “Chiara Da Montefalco. Una monaca medievale con il cuore aperto al mondo“, è vincitore del Premio Italia Medievale 2021, per la sezione “Editoria”.
Il suo è un riconoscimento prestigioso per due motivi. Il primo perché si tratta di uno dei migliori riconoscimenti italiani destinati ad opere di ricerca storica inerenti la lunga età del Medioevo. Istituito nel 2004 e giunto quest’anno alla sua XVIII edizione, “Italia Medievale” punta a premiare la ricerca storica su uno dei periodi più importanti della storia umana, su cui, tuttavia, pesa ancora un diffuso pregiudizio che lo etichetta come un’età di oscurantismo e barbarie, dimenticando l’arte e le scoperte scientifiche che quei mille anni ci hanno lasciato.
Il secondo motivo di prestigio è perché, per la stessa categoria, uno dei concorrenti in lizza per il premio si chiamava Alessandro Barbero. Proprio il noto storico torinese, infatti, era candidato con uno dei suoi ultimi libri, sulla figura di Dante Alighieri.
La votazione popolare è stata la fase finale del premio di cultura medievale. Le opere che vi hanno avuto accesso hanno dovuto passare una prima fase di scrematura di qualità, ad opera di una giuria composta da importanti cattedratici e dagli organizzatori del premio. L’esito finale è stato annunciato durante il Festival del Medioevo di Gubbio, che si sta svolgendo in questi giorni nella città umbra. Festival di cui l’associazione Italia Medievale è tra gli organizzatori.
«Non esiste competizione quando si fa ricerca. Esistono ricchezza e confronto tra posizioni e letture storiografiche diverse. E, soprattutto, non può esistere competizione tra me e illustri cattedratici. Al di là di vite diverse, modi diversi di intendere l’impegno e la divulgazione, c’è una passione comune. Provo grande soddisfazione e gioia. Un gigantesco ringraziamento a tutti gli amici che mi hanno sostenuto e votato. Un risultato strabiliante, ma impegnativo perché mi spinge a rimanere su quella che è già la mia strada, quella della ricerca e della divulgazione su tematiche storico antropologiche, a partire dai borghi italiani, che spesso sono, appunto, borghi medievali» spiega il giornalista bitontino.