“Non riesco ad odiare la persona che ha colpito mio figlio, perché evidentemente a differenza di mio figlio non ha altri strumenti”. Sono le parole della mamma di Paolo Caprio riferite dal sindaco di Bitonto, Michele Abbaticchio, al termine delle celebrazioni per i funerali del 41enne morto domenica all’alba dopo una rissa avvenuta in una stazione di servizio alla periferia della città alle porte di Bari. A colpirlo mortalmente il 20enne Fabio Giampalmo, ora nel carcere di Bari accusato di omicidio volontario. “Non riesco a immaginare la forza e l’umanità che si possono provare nell’esprimere un sentimento del genere di fronte alla perdita di un figlio che aveva dentro di sé lo spirito di servizio, di umiltà, l’amore per il suo lavoro e per quello che riusciva a donare agli altri – ha ricordato Abbaticchio -. Si è parlato tanto in questi giorni dell’utilizzo della violenza. Siamo pieni di violenza, odio, sentimenti negativi. Paolo ha costruito un piccolo capolavoro sentendosi parte della comunità. Noi non faremo mai abbastanza per colmare l’azione di Paolo”. Quel giorno, in quella stazione di servizio, “lo abbiamo lasciato solo e dopo quella notte lo lasceremo solo ogni volta che non seguiremo il suo esempio – ha concluso il primo cittadino -. Il mio pensiero va al dolore della famiglia e delle tante famiglie che hanno subito perdite in questo modo, a quel sorriso timido e discreto che Paolo ha lasciato nelle nostre case, dove entrava con il suo lavoro”. Caprio, imbianchino di professione, lascia la moglie e una figlia di cinque anni.