Dai precari di Poste Italiane riceviamo e volentieri pubblichiamo:
Ormai è molto evidente la grave carenza di organico negli uffici postali, ma soprattutto nel recapito. Carenza causata dai numerosi pensionamenti.
I dipendenti in servizio sono carichi di lavoro che non riescono a gestire facilmente. Sono aumentati i disservizi. Le file al di fuori degli uffici postali sono interminabili, causa apertura 3 sportelli su 7. Poste italiane offre un servizio essenziale, ma così facendo causa solo disagi non solo ai dipendenti stessi, ma soprattutto ai clienti.
La soluzione sarebbe molto semplice. Assumere, dando priorità ai precari di Poste Italiane.
Assumere personale già formato, pronto ed operativo. Accelerare le pratiche per le prossime Politiche Attive del lavoro sarebbe l’unica seria soluzione.
Ma non dimentichiamoci di rivedere i criteri per la formazione delle prossime graduatorie.
Bisognerebbe dare priorità a chi ha lavorato prima. Un dipendente assunto nel 2021, non può superare in graduatoria un dipendente assunto nel 2019 solo perchè ha lavorato 1 mese in più.
Introdurre un nuovo criterio per l’età, dando priorità al candidato più giovane (nato prima) così da rimpolpare il personale di risorse fresche, giovani ed efficiente.
Quindi ricapitolando per stilare la prossima graduatoria si potrebbe tenere in considerazione in primo luogo la data di assunzione, l’età del candidato e i mesi di servizio effettuati.
Inoltre l’azienda dovrebbe rendere disponibili più posti possibili. Stilare una graduatoria da cui attingere, per una durata di tempo da stabilire, così come fanno le pubbliche amministrazioni.
Le figure essenziali per servire al meglio il territorio e i cittadini sono essenzialmente due: portalettere e sportellisti. È tempo di sostituire tutti i colleghi andati in pensione. È tempo di assumere.
Inoltre si potrebbe assumere con Apprendistato anche portalettere e sportellisti, così da incrementare il lavoro giovanile. Abbassare il limite di mesi di servizio da 9 a 6, per l’accesso in graduatoria sarebbe un modo per avere più candidati disponibili in lista, ma soprattutto sarebbe un modo per dare una speranza un po’ più concreta ad un vasto bacino di precari.
L’obiettivo sarebbe quello di fermare il precariato. Aumentare le assunzioni a tempo Indeterminato e diminuire le assunzioni a tempo determinato, che creano solo incertezza futura.
La carenza di personale è stata registrata ed è molto evidente, da nord a sud Italia senza alcuna distinzione.
La situazione negli uffici Postali può migliorare, assumere i numerosi precari è la soluzione!