Grande presenza di pubblico per il terzo appuntamento bitontino del Luce Music Festival. In tanti, giovani e meno giovani hanno popolato la masseria Lama Balice per ascoltare le note di Tommaso. Che non è, questa volta, il compositore Traetta, ma quello arrabbiato e incazzato di uno dei più celebri brani del cantante romano Filippo Uttinacci, meglio noto come Fulminacci.
Artista giovane e talentuoso, classe 1997, proveniente dalla scena musicale dell’indie italiano, Fulminacci è attivo dal 2019 e vanta collaborazioni con i maggiori esponenti del cantautorato indie nostrano. Ma in tanti lo hanno conosciuto sul palco della 71esima edizione del Festival di Sanremo, mentre cantava di voler “solamente diventare deficiente e farmi male”, di voler fare le cose stupide che ogni adolescente fa, come “citofonare e poi scappare” e di sognare qualcuno che lo guardi e poi gli dica “che domani è tutto a posto”. Mentre, in sostanza, cantava la nostalgia dell’adolescenza sulle spiagge della località romana di Santa Marinella.
Una nostalgia che è tema ricorrente della musica italiana. Basti pensare agli 883 e a Max Pezzali, che cantava l’adolescenza dei nati negli anni ’80 e cresciuti nei ’90. Fulminacci, invece, con ben altro stile musicale, canta quella di una generazione successiva, quella nata negli anni ’90 e cresciuta dei 2000. Quella del Gamecube (console videoludica di casa Nintendo in commercio dal 2001 al 2007), della “musica che esiste solo su YouTube”, prima dell’avvento di altre piattaforme come Spotify. La generazione dei “pantaloni a vita bassa della tuta” e delle pellicole “Kodak usa e getta solo per la gita”, prima dell’avvento dei moderni cellulari in grado di fare ottime foto.
Il cantautore è impegnato, in questi mesi, con il tour “Tante care cose”, dal nome del suo secondo album, pubblicato subito dopo la sua partecipazione al Festival di Sanremo 2021. Sin dai suoi esordi, due anni fa, ha ottenuto un successo di pubblico e critica per i suoi brani che alternano ritmi allegri e più leggeri a temi più delicati, più intimi, trattati però, spessi con un tono che è a metà strada tra il nostalgico e l’ironico. Nel 2019 gli è stato assegnato il “Premio Tenco”, dedicato ai migliori cantautori italiani, il “Premio Mei” come miglior giovane indipendente e il “Premio Rockol 2019” come artista dell’anno. Una promettente lista di riconoscimenti a cui si è aggiunto anche il “Premio PIVI – Miglior Videoclip Indipendente” dell’anno per il video del brano “La Vita Veramente”. Fino alla consacrazione al grande pubblico data dalla partecipazione a Sanremo 2021, dove si è classificato sedicesimo.
Il Luce Music Festival proseguirà domani, con il più atteso degli appuntamenti, quello con un monumento vivente della musica italiana: Francesco De Gregori. L’esibizione della Rimbamband, prevista oggi, è, invece, stata rinviata a data da decidersi, a causa di lievi problemi di salute di uno degli esponenti. Lo hanno comunicato ieri sulla loro pagina Facebook: «Uno dei nostri adorabili “rimbambiti” ha avuto un lieve malore e per precauzione dovrà stare a riposo qualche giorno. Comunicheremo a breve la nuova data sempre attraverso i canali ufficiali di LuceMusicFestival. Non preoccupatevi: la nostra dose di ironia, sana follia e risate a non finire è solo posticipata!».