Ieri pomeriggio, al “Paolo Borsellino”, il protagonista non poteva essere che lui.
Ciccio Marrone. Il nostro Ciccio, vinto a soli 29 anni da un destino beffardo e da un nemico subdolo e invisibile.
Le leoncelle, le sue leoncelle, le cui gesta ha raccontato per due mesi appassionando e avvicinando tutti, lo hanno ricordato come meglio non potevano. Con una enorme gigantografia. Con un minuto di silenzio. Con il lutto al braccio e nel cuore. Con la sua voce alla lettura delle formazioni.
Con la canzone preferita. Con un mazzo di fiori regalato alla sorella, presente ieri tra il poco pubblico che ha assiepato il Palazzetto amico.
Con una vittoria, l’ennesima di un Campionato dominato anche al di là delle più rosee aspettative, in cui tutti gli avversari si sono dovuti inchinare allo strapotere di Mariagiovanna Tempesta e compagne. E chiuso in bellezza con un roboante 9-2.
Non significa nulla in termini di Classifica perché la Polisportiva Bitonto è già promossa da un mese, ma tantissimo perché era fondamentale mandare in archivio l’annata con altri tre punti (sesta vittoria consecutiva, 22 in 24 partite, 20 vittorie nelle ultime 21 gare) e per presentarsi con il morale a mille per l’appendice di Coppa Italia, in programma da venerdì nelle Marche.
A finire ko, allora, è stato il Cus Cosenza, presentatosi fortemente rimaneggiato all’ombra dell’olivo e forte dell’ottavo posto in Classifica con una salvezza conquistata in largo anticipo. Le gialloverdi nulla hanno potuto contro lo strapotere fisico e qualitativo della prima della classe.
Nel primo tempo, finito 3-1, a segno due volte Joana Azevedo e una volta Valeria Valenzano. Nella ripresa le leoncelle alzano i ritmi e il punteggio diventa clamoroso. Nove reti, quindi. Tre sono di Azevedo (33 in totali in 14 partite), due di Brenda Moreira (51, vetta assoluta della classifica marcatrici), altrettanti di Arte Brueren (cinque per lei in Campionato), una a testa per Rebecca Pati (primo squillo stagionale) e Valeria Valenzano (sono 11 le marcature personali). Per le calabresi, invece, a segno Samanta Fragola e il capitano Celeste Trimarchi.
Fine dei giochi, allora, per un Campionato funestato dall’emergenza Covid 19.
Questi i verdetti: Bitonto, 67 punti, vola in serie A; Molfetta (64 punti), Lamezia (52), Irpinia (43) e Rionero (42) disputeranno i playoff; Sangiovannese e Napoli (3 punti) retrocedono.
Il Bitonto, inoltre, chiude con la miglior media punti (2,8 a partita), il miglior attacco della serie A2 (183 reti) e la miglior difesa, con appena 22 reti concesse. E centra la seconda promozione consecutiva, passando dalla C alla serie A in meno di un anno.
Adesso sotto con la Coppa Italia, per provare a rendere memorabile una stagione indimenticabile.