“Fa’ quel che devi, avvenga quel che può”. È sotto questo motto che le intere comunità scolastiche dell’Itet di Molfetta (Ba) e il liceo scientifico di Bari intitolate a Gaetano Salvemini, hanno deciso di “lottare contro l’oblio e riportare in vita l’uomo e l’intellettuale molfettese”, sostenendo la campagna di crowdfunding per la realizzazione di un docufilm, intitolato “Non mollare”, e chiamando a raccolta tutti gli altri licei d’Italia dedicate al politico italiano. Il progetto è stato presentato durante una videoconferenza in cui, contemporaneamente, si sono collegati oltre 850 studenti.
Ma spieghiamo meglio. L’8 ottobre 2023 ricorre il 150esimo anniversario dalla nascita di Gaetano Salvemini (nato nel 1873 a Molfetta, appunto) e per questo “abbiamo pensato di farlo tornare a casa per il suo compleanno ‘particolare’”, hanno detto gli studenti. “Un rientro simbolico che vuole evocare il ritorno dell’intellettuale antifascista dal lungo esilio. L’occasione per ripercorrere vita e pensiero di un intellettuale socialista, federalista, meridionalista e, soprattutto, antifascista – ha detto il dirigente scolastico dell’Itet Salvemini, il bitontino Sabino Lafasciano -. Abbiamo il dovere di curare la memoria e trasmettere atteggiamenti positivi ai nostri ragazzi, con azioni concrete e, in tempo di pandemia, ne abbiamo ancora più bisogno”.
Il progetto del docu-film “Non mollare“, ideato da Gabriele Vilardi e Tiziana Barillà, sarà diretto dal regista calabrese Emiliano Barbucci.
Anche il cantante molfettese Caparezza, ha dato il suo contributo ricordando Salvemini con un videomessaggio: “Io e Gaetano Salvemini abbiamo 3 cose in comune – racconta -: il cognome, la città di provenienza e l’anno di nascita, solo che lui è nato 100 anni dopo di me. Ma non sono questi gli elementi che mi hanno fatto appassionare alla figura di Salvemini: una persona che stimo come uomo del Sud, che tanto si è speso per risolvere la questione meridionale, spingendo per le riforme più giuste o per il suffragio universale; come uomo messo alla prova dalla vita, che ha perso d’un colpo tutta la famiglia durante un terremoto; come uomo che ha vissuto la politica con passione, costretto a subire un processo, ad essere arrestato e a vivere in esilio per le sue idee antifasciste. Un politico che avrei voluto vedere oggi, nel contesto attuale e fatico sinceramente a trovare”.
Il film documentario, ha raccontato la sceneggiatrice, si svolgerà nell’intera giornata dell’8 settembre 2023. L’arco di un giorno, diventerà lo spazio temporale in cui Gaetano ripercorre la sua vita politica e personale: dall’arrivo di prima mattina alla stazione ferroviaria di Molfetta fino all’imbrunire, riscoprirà un presente che somiglia ancora troppo al passato. Ma sarà l’occasione di sfogliare un vecchio libro, ripercorrere i momenti più intensi della sua vita (l’arresto, l’esilio, l’insegnamento, l’attivismo politico) e, alla fine di una giornata di solitudine, respirerà l’ultima volta al porto della sua città natale. È qui, però, che incontrerà gli occhi di una giovane studentessa “ribelle”, che gli daranno nuova speranza.
Si potrà partecipare alla campagna di crowdfunding, aderendo al progetto “I salveminiani non mollano”, tramite la piattaforma ministeriale IDEArium: la cifra da raggiungere è di 15 mila euro.