La comunità bitontina è profondamente segnata dalla scomparsa della dottoressa ELISABETTA DEMICHELE, professionista molto nota ed apprezzata per aver seguito con competenza e amore intere generazioni di bitontini in età pediatrica.
Ma c’è un altra “pagina ” della vita di ELISABETTA, che forse pochi conoscono e che merita di essere resa pubblica, quella di PALLAVOLISTA (nella foro della formazione, la terza in piedi da sinistra).
Quando nel 1971 FRANCESCO CARBONE fondò L’ ANTARES, pallavolo femminile, ELISA (come affettuosamente voleva essere chiamata) ne faceva parte e costituiva una delle colonne portanti nel ruolo di palleggiatrice. FRANCESCO CARBONE e RAFFAELE PICCIOTTI (segretario della società) vogliono ricordarLa per la sua dedizione, per la sua passione, per il suo contributo sempre positivo e costruttivo alla crescita del gruppo.
Molto dolce di carattere, ELISA era una vera leader, sicuro punto di riferimento per le compagne sia in campo che fuori. Non perdeva mai la calma, trasferendo tranquillità e sicurezza alla squadra. NICOLA MOLFETTA (collaboratore tecnico della società) ne ricorda le qualità tecniche tipiche del suo ruolo: le sue mani avevano una sensibilità eccezionale tanto che quando palleggiava non si sentiva alcun contatto con la palla.
Anche e specialmente per merito suo l’ANTARES mieteva successi, vincendo campionati e conquistando titoli giovanili regionali e interregionali che culminarono nella disputa di una Finale Nazionale juniores a Ravenna La sua carriera pallavolistica proseguì ancora per qualche tempo e si concluse quando gli impegni universitari della facoltà di Medicina non erano più conciliabili con allenamenti e partite (anche fuori regione).
ELISA infatti era una perfezionista che non dava spazio all’approssimazione e, non potendo sottrarre tempo allo studio, preferì abbandonare un impegno agonistico, che si faceva sempre più pressante e al quale non poteva dedicarsi con tutte le sue forze.
Ciao ELISA. Resterai sempre nel nostro cuore e nel cuore di tutte le tue compagne di squadra e di tutti i dirigenti che hanno condiviso con te, e con la squadra, momenti esaltanti ed indimenticabili.