Il sindaco Michele Abbaticchio fa il punto della situazione sull’emergenza Covid, se non altro per capire se si possono apprezzare i miglioramenti a seguito dell’ordinanza da lui emanata oppure no. “Due settimane fa abbiamo scritto una ordinanza, dopo Coc, molto dura. Quest’ordinanza, che ha determinato un coprifuoco indotto anticipato prima della fascia serale, frequentata dai ragazzi. Il nostro provvedimento ha sicuramente tenuto a casa tantissimi ragazzi e credo l’abbia fatto in modo determinante. Tuttavia, per avere report su questa situazione, dobbiamo aspettare la prossima settimana. Frattanto, dal 15 al 21 marzo, si sono ridotti di poco rispetto alla settimana scorsa. Ora c’è stata ordinanza regionale, a cui abbiamo dovuto aderire e abbiamo dovuto revocare la nostra. Cosa cambia? È presto spiegato: sempre possibile asporto, anche nei giorni festivi per attività con cucina, dopo le 18 potranno farlo però solo su prenotazione. I bar, invece, non potranno fare asporto dopo le 18, ma potranno fare solo domicilio”. Sicurezza e clausura, il primo cittadino illustra: “La questione dei controlli è molto semplice. Al di là dell’esiguo numero di risorse umane, si chiudono attività commerciali proprio per evitare scuse per uscire. Il cimitero è aperto e cercheremo di regolamentare gli ingressi. Parchi e ville chiusi, ma è in via di pubblicazione (tra lunedì e martedì) una ordinanza per permettere di accedere a famiglie di diversamente abili, occorrerà solo fare prenotazione. Dura la stretta su ambulanti”. A che punto è la campagna vaccinale? “Le vaccinazioni continuano anche in modo spedito e il numero di vaccinati al momento è di 6133. Oggi sono state vaccinate anche le forze dell’ordine in servizio nella nostra città Ora partiranno le prenotazioni per under 80 e delle persone fragili. Per servizio di assistenza domiciliare, speriamo che l’ASL possa dare seguito e stiamo spingendo in tal senso. Neuropsichiatria infantile è chiusa perché sono stati registrati casi covid e questo ha determinato la sospensione a scopo precauzionale”. Il riferimento autobiografico: “Io aspetterò il mio turno per la vaccinazione. Vorrei vaccinarmi presto, come tutti, e avere copertura da questo virus che sta determinando molte morti, ma aspetterò perché i sindaci non sono considerati facenti parte di categorie a rischio. il minimo è aspettare, senza pretendere di andare avanti, se si pensa che molti fragili non hanno ancora ricevuto la loro dose”. La città è in difficoltà e il sindaco lo sa: “Sì, ci sono alcuni settori molto colpiti. capisco la rabbia di parrucchieri, negozi di abbigliamento, ecc.: vi chiedo solo pazienza, perché stiamo vivendo una situazione terribile. Le attività aperte devono tutelare la salute di clienti e dipendenti. Spero solo che in questi momenti di festività religiosa non ci abbandoniamo a momenti di assembramento”.