Diciamo la verità. La Polisportiva Bitonto è la squadra delle favole.
E sono tanti i motivi.
La consapevolezza di essere una corazzata.
L’umiltà di affrontare le partite tutte allo stesso modo, sia se si tratti di rivali attrezzate sia se non lo siano.
La capacità di essere famelica su ogni parquet del Mezzogiorno d’Italia dal 1’ al 40’, con conseguente possesso palla e controllo del match quasi totale e non concedere nulla, praticamente, alle avversarie. Le quali sono costrette prima a pensare a difendersi per subire meno reti possibili, e poi, se hanno la possibilità, pure di rendere il portiere neroverde non una semplice figurina.
I numeri che certificano primati nazionali: è l’unica squadra della serie A2 di futsal femminile ancora imbattuta; è la compagine che ha segnato più marcature di tutte, ben 147; è quella che ha subito meno reti di tutte, soltanto 11, di cui appena quattro in trasferta, e cinque nelle ultime 14 partite.
E poi ancora: ben 14 vittorie consecutive; 17 partite senza sconfitte di fila; in trasferta solo vittorie da quasi due anni.
E, nel girone D, 49 punti sui 51 disponibili.
Anche ieri sera, chi si aspettava che la corsa forsennata del treno neroverde potesse rallentare, ha avuto un’altra cocente delusione. Perché la dittatura delle leoncelle di mister Michele Pannarale (a proposito, per lui sono 41 le gare di imbattibilità, e ben 18 le vittorie consecutive in trasferta) ha riecheggiato anche ad Ariano Irpino, contro la Futsal Irpinia, quarta della classe e cinque vittorie di fila in saccoccia.
Ma anche il roster campano, però, ha potuto fare ben poco, se non alzare bandiera bianca. Troppo forte il Bitonto. Eccessiva la differenza di valori. È il punteggio, 6-0, la dice tutta e anzi poteva essere ancora più rotondo se non ci fossero stati i legni e le parate di Silvana Macchia, che ha confermato quanto di bene si dice su di lei.
Il clichè, allora, è stato il solito: quello di un bisonte che si scaglia con tutta la sua forza contro un cumulo di paglia. Abbattendolo senza troppo sudore.
Gli ennesimi tre punti sono stati già al sicuro nel primo tempo, chiuso 3-0 con reti tutte di lingua portoghese: doppietta della lusitana Joana Azevedo (un rinforzo senza più aggettivi il suo, da top dei top) e zampino della brasiliana Brenda Moreira, con azione da manuale di futsal proprio con la numero 91.
Nella ripresa, le altre tre reti di una Polisportiva in assoluto controllo di tutto: tris per Azevedo (e sono 18 in appena sei partite), marcatura da gioia per gli occhi (doppio controllo di ginocchio e poi tiro imprendibile) di Grecia Fontela, che sale a 17 reti, e il cui infortunio di gennaio sembra un pallido ricordo, e acuto finale di Marfil Errico, classe 2002, che arriva in doppia cifra.
I tre punti di ieri significano primo traguardo portato a casa: partecipazione alla Final Eight di Coppa Italia in programma a fine aprile.
Domenica, nel frattempo, si torna in campo. C’è il big match del 20esimo turno contro il Taranto.