La raccolta differenziata a Bitonto nel 2020? Ancora più bassa, come percentuale, rispetto all’anno precedente.
A dirlo sono i dati (ufficiali) sui rifiuti solidi urbani per ogni singolo Comune, e nella città dell’olio e del sollievo, purtroppo, c’è poco da sorridere.
Nell’anno che ci siamo lasciati alle spalle un mese e mezzo fa, la percentuale si è attestata al 29,24 per cento totale, con il picco che è stato a gennaio (poco meno del 34 per cento) e il punto più basso ad agosto (“soltanto” 23,58 per cento).
Il dato complessivo è di oltre tre punti percentuali più basso rispetto al 2019, quando è stato del 32,55 per cento.
Perché questo dato così basso? “Con la diffusione del Covid – spiega il sindaco Michele Abbaticchio – è peggiorato tutto, e non c’è, purtroppo da meravigliarsi. Si tenga conto che tutti i rifiuti delle persone contagiate non sono stati differenziati, e quindi sono andati a finire nell’indifferenziato”.
I numeri, inoltre, raccontano altro. Spulciando sulla pagina di https://bitonto.trasparenzarifiuti.it/rt/percentuale-di-raccolta/, si capisce come la raccolta differenziata cittadina – anche a causa dell’assenza del porta a porta a 360 gradi – sia lontanissima anche dalla “famigerata” dalla soglia del 40 per cento, obiettivo che si sarebbe dovuto raggiungere già anni fa.
E che, soprattutto, fatica a crescere, è incostante anno per anno, ma sempre vicina al 30 per cento. Nel 2017 si è attestata al 31,83 per cento, l’anno successivo c’è stato l’exploit con il 35,02 per cento.
Con questi dati, purtroppo, Bitonto resta all’ultimo posto nell’Aro Bari 1, nettamente distante da Molfetta, Ruvo, Terlizzi e Corato.