La parola d’ordine, ieri pomeriggio al “Paolo Borsellino”, è stata pazienza.
Quella che ha avuto, per quasi tutti i 40’, la Polisportiva Bitonto nell’affrontare e battere – ed era l’unica maniera per farlo – una Salernitana arrivata all’ombra dell’olivo prima pensando a non prenderle e poi, magari, a sfruttare qualche contropiede.
E così, allora, al netto di qualche giocata forzata e qualche goal sbagliato di troppo, le neroverdi hanno dimostrato, ancora una volta, di aver capito come si affrontano quelle partite “complicate”, e dove c’è da superare l’ostacolo delle difese a oltranza.
Giro palla cambiando sempre la posizione delle calcettiste in campo; giocando sulle fasce cercando di allargare la retroguardia avversaria; palla a terra e triangolazioni per non lasciare scampo. E non è un caso, allora, che tutte le reti siano arrivate con schemi figli del certosino lavoro effettuato in ogni allenamento da mister Michele Pannarale.
Morale della favola? Il Bitonto, allora, continua a dettare legge nel girone D della serie A2 e ieri c’è stata la 12esima vittima su 13 partite. La Salernitana, appunto, che torna a casa con otto reti sul groppone.
La cronaca della partita non è molto difficile, viste le premesse fatte. Le neroverdi, dopo il brivido iniziale – traversa clamorosa di D’Angelo – prendono in mano le redini, stazionando sempre nella metacampo avversaria, scardinandola per ben cinque volte nel primo tempo. A sbloccare il punteggio è Joana Azevedo, ben assistita da Marfil Errico, che si ripete pure su Nancy Loth qualche minuto dopo. Il tris, con una gran botta da fuori, è ancora di Azevedo, che siglerà pure la quinta rete. Cinque come gli squilli da quando è arrivata, e soltanto due settimane fa. Il poker, invece, è ancora della bionda chioma di Loth.
Nella ripresa, arrivano altre tre reti. Di Valeria Valenzano, che arriva in doppia cifra. Dell’ultimo tulipano arrivato, Arte Brueren (geometria e cervello per lei). Nancy Loth con una zuccata. Sono 12 per lei in Campionato.
Fine delle trasmissioni, e nessuno si è accorto che tra le neroverdi mancavano Brenda Moreira e Grecia Fontela. Si lascia spazio ai numeri.
C’è il 37. Numero dei punti dopo 13 partite. Frutto di 12 vittorie e 1 pareggio. E pure delle partite consecutive del certosino mister in panca.
C’è il 10. Come le vittorie consecutive in Campionato e le reti subite dalle leoncelle.
C’è il 116. Le reti alle spalle dei portieri avversari.
La marcia inarrestabile, continua, allora. E domenica, quinta giornata di Ritorno, la trasferta più lunga dell’anno. Si va a Messina, in casa del Team Scaletta.