Da Onda civica Bitonto riceviamo e pubblichiamo. “In aperta crisi economica e recessione in Italia, l’A.S.V. SPA di Bitonto non poteva non permettersi il lusso di diversificare in toto il proprio core business. Per questo, per nulla influenti la “disfatta Cerveteri”, le denunce dell’ex assessore al Bilancio del Comune di Bitonto dott. Michele D’aucelli circa lo stato di “decozione” in cui già versava l’A.S.V. S.P.A. – definita, peraltro, di recente, dal consigliere di minoranza dott. Franco Natilla “il fiore all’occhiello” della nostra comunità , il C.d.A. della A.S.V. S.P.A. pensa bene di aprire il cordone della borsa pubblica. Gratuitamente, il dott. Michele D’Aucelli sin dal 2018 in sede di documento di rilancio della Azienda, sosteneva, a giusta ragione e proiezione, con dovizia documentale, che la perdita di A.S.V. S.P.A. sarebbe stata di circa 2 milioni di euro. Invero, oltre un milione e cinquecentomila euro distribuiti tra avvocati e commercialisti baresi di Bari…! SIC! Ed in effetti, a partire dal 2017 si assiste ad un’anomala ondata, con riferimento alla media degli anni pregressi 2014/2015/2016, di affidamenti diretti di incarichi professionali in favore di avvocati e commercialisti di Bari. Recisamente una flotta di professionisti tra avvocati e commercialisti (una trentina solo di Bari) quasi a dubitare che l’A.S.V. S.P.A. fosse deputata – in regime di privativa – al servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti, ed avesse, invero, focalizzato il proprio core business nell’affidamento di incarichi professionali. Nei tre anni 2017/2018/2019 una media di circa 500 mila euro annui per soli compensi professionali, guarda caso proprio l’eccedenza delle spese generali presenti nel piano finanziario annuo TARI del Comune di Bitonto rispetto a quello del Comune di Molfetta. Per chi non l’avesse percepito, quei compensi a pioggia sono rientrati nel costo della TARI 2017, 2018 e 2019, e restiamo in attesa del piano finanziario TARI 2020. Siamo alle solite: “monnezza ed incarichi”. Soldi dei contribuenti, schiaffi ai cittadini che la mattina vanno a lavorare, sberleffi ai professionisti locali che non hanno santi in paradiso e nemmeno demoni all’inferno. A proposito, cosa accadeva nel 2019 in terra di Bari?? E l’A.S.V. S.P.A., che già galleggiava tra mille difficoltà economiche aveva proprio necessità di elargire incarichi professionali per quelle cifre sotto gli occhi distratti di qualcuno? La Corte dei Conti aprirà un’inchiesta? Perché mai l’A.S.V. SPA non abbia pescato tra le professionalità locali ma sia dovuta ricorrere a professionalità baresi di Bari? LiberiAmo Bitonto? Ma quando mai…! Era il fiore all’occhiello di Bitonto! Probabilmente quelle consulenze hanno contribuito ad affossare in malo modo la già precaria condizione dell’A.S.V. S.P.A. Senza voler interferire, cosa frena il liquidatore della A.S.V. S.P.A. dal proporre un’istanza di autofallimento? E’ vero o no che le azioni revocatorie fallimentari consentono la ricostruzione del patrimonio del fallito, rendendo inefficaci gli atti del fallito nel periodo antecedente la dichiarazione di fallimento in violazione del principio della par condicio creditorum? Per quale apodittica motivazione le quote accantonate a titolo di T.F.R. dalla liquidanda A.S.V. S.P.A. non debbano concorrere da subito in maniera privilegiata alla formazione dello stato passivo unitamente alle liquidazioni delle parcelle dei professionisti baresi? A tal proposito Onda Civica, onde evitare inerzie ingiustificate da parte dell’Amministrazione Comunale di Bitonto per l’eventuale proposizione dell’azione di responsabilità – ove ne sussistano i presupposti – anche per evitare spoliazioni patrimoniali degli eventuali responsabili – procederà a diffidare l’Amministrazione comunale nella persona del sedicente Sindaco dei Sud ed in ipotesi di persistente ed ingiustificata inerzia proporrà l’azione popolare ex art. 9 del T.U.E.L. d. lgs. 267/2000, con sostituzione processuale degli elettori a chi oggi “amministra” la nostra città”.