Non è più positivo al Covid monsignor Francesco Savino, che, poco prima di Natale aveva annunciato di essere stato contagiato dal virus (https://bit.ly/39fZJm3 ). Dopo l’isolamento fiduciario, il religioso bitontino ha oggi comunicato l’esito delle ultime verifiche. E lo ha fatto con una lettera pubblicata sul portale della diocesi di Cassano allo Jonio, che qui riportiamo.
«Carissimi fratelli e sorelle,
“Guarire è toccare con amore ciò che abbiamo precedentemente toccato con paura” (Stephen Levine).
Vi scrivo con gioia e commozione per comunicarvi la mia negatività al Covid. Persiste purtroppo la positività per don Nunzio e Antonio che non hanno sintomi e attendono di poter interrompere l’isolamento al 21° giorno dal riscontro della positività, secondo il protocollo igienico-sanitario previsto dai regolamenti.
Come contagiato, pur essendo stato colto in molti momenti da incertezza e timore, non si è mai affievolita la fiducia in Dio che ho sperimentato come liberazione dal male e attesa della guarigione. Ho avvertito di essere abbracciato dalla Grazia di Cristo alla quale mi sono abbandonato, certo che tutto ciò che accade ad ogni persona concorre al bene.
Le preghiere e i pensieri, costanti e cordiali di tanti, mi hanno raggiunto come carezze a rafforzare la consapevolezza che l’Amore di Dio vince tutto.
Vi ringrazio per le ondate di speranza ed affetto che mi avete donato, incoraggiandomi quando i sintomi acuivano la paura e la sfiducia prendeva il sopravvento. Non dobbiamo nasconderlo mai: la nostra umanità è fragile di fronte alla sofferenza!
Il mio pensiero in questo momento va ai tanti ammalati che non ce l’hanno fatta, a quanti stanno lottando per guarire, ai tanti operatori sanitari e socio-sanitari che mi hanno sostenuto e che ogni giorno sostengono il cammino terapeutico degli ammalati, ed in particolare degli ammalati di Covid.
Quanto sono importanti le relazioni fraterne che ci fanno sentire di appartenere ad un solo corpo, ci insegnano l’importanza di prenderci cura gli uni degli altri, ci fanno essere fratelli tutti!
In questi giorni di convalescenza in cui mi è stato prescritto il riposo necessario per recuperare le forze, continuerò a ripetermi e a ripetere a voi tutti le parole di Papa Francesco: “la speranza che è la più umile delle virtù, perché rimane nascosta nelle pieghe della vita, ma è simile al lievito che fa fermentare tutta la pasta” (51ª Giornata Mondiale delle Comunicazioni Sociali).
La condivisione delle giornate con don Nunzio e Antonio ha contribuito ad apprezzare la bellezza della vita comunitaria nella semplice condivisione di gioie e dolori, speranze e amarezze.
Vi abbraccio con quell’amore che mi avete testimoniato e che custodirò per sempre come consolazione dello Spirito».