Una miseria. I 1213 tamponi per 76 mila utenti, 20 per ogni medico presente sul nostro territorio, sono davvero una miseria, specie dinanzi alla forza pervasiva di una pandemia. Basteranno per gli operatori e nulla più. È questo il numero dei test rapidi riservato al Distretto Sanitario 3 di cui fanno parte Bitonto, Palo del colle, Palombaio e Mariotto.
A partire dall’11 gennaio prossimo, infatti, potrebbe partire il sistema di presa in carico da parte dei medici di medicina generale della Asl di Bari dei pazienti sintomatici o contatti stretti conviventi di casi covid, come stabilito con un accordo regionale. È quanto stabilito durante una riunione, avvenuta in videoconferenza, tra l’Ufficio Distrettuale di coordinamento della medicina generale, Uacp e il componente segreteria Cpr Puglia, Nicola Calabrese. Saranno distribuiti per 12 distretti dell’area metropolitana di Bari 20 mila tamponi, per una popolazione di oltre un milione di unità. La ripartizione sarà fatta da ogni distretto in base al numero dei pazienti di ciascun medico. I medici di medicina generale che non hanno ancora comunicato la loro scelta, dovranno farlo quanto prima. In mancanza di spazi idonei nei propri studi ambulatoriali si valuterà per ciascun Distretto dei “punti prelievo messi a disposizione dei medici per l’esecuzione dei test rapidi”. Nel corso della riunione – si legge nel verbale – i dottori hanno evidenziato, però, che “pur essendo disponibili molte strutture” in diversi comuni della Asl Bari “non esiste ancora un’adeguata garanzia del rispetto di quanto previsto dalle disposizioni dell’Accordo collettivo nazionale e dalle direttive regionali”. Infatti, “sussistono gravi problemi di gestione delle strutture” come “la mancanza di personale addetto alla sicurezza, di idonea dotazione di attrezzatura informatica per la registrazione dei dati e stampa di moduli e di connessione ad internet, mancanza di addetti alla pulizia e/o sanificazione”. Per questo “i direttori dei distretti della Asl” dovranno comunicare, “al più presto, l’elenco delle sedi dichiarate idonee dal Dipartimento prevenzione Asl”, con le “specifiche richiamate dalle direttive regionali (personale addetto, pulizia e sanificazione, attrezzature informatiche)”, oltre che “giorni e orari di apertura”. A Bitonto, nei giorni scorsi, si era parlato della possibilità di attrezzare all’uopo la Casa della Musica, ma pare che non vi siano novità al riguardo.