Felici a metà, della serie: “Come pareggiare in rimonta, all’88’, in casa della capolista e non essere pienamente soddisfatti, anzi, tornandosene a casa anche con un po’ di amaro in bocca…”. Sì, perché nel mercoledì pre-natalizio della Serie D 2020-2021, il Bitonto va a giocarsela a viso aperto nella “stretta” tana del Sorrento capoclassifica, nonché secondo miglior attacco del lotto, impone per lunghi tratti il proprio gioco, colpisce due legni, si ritrova a dover rimontare un avversario quasi in soggezione al cospetto della undicesima della graduatoria, ma iper-cinico nello sfruttare uno dei pochi errori individuali che un portiere come Figliola (senza alcun dubbio tra i più forti della categoria, in rapporto anche all’età) concede nell’arco di un’intera stagione. Il primo gol del Palazzo-bis in neroverde è una perla di tempismo e opportunismo, da cui ogni attaccante in attività potrebbe prendere spunto, poiché gesto tecnico esemplare, compiuto al momento giusto, nel posto perfetto. Eppure farà gioire solo parzialmente i suoi che, al momento del triplice fischio, prenderanno la via per gli spogliatoi spiritualmente combattuti fra orgoglio e rimpianto, fisicamente stremati da una battaglia approcciata col piglio della grande non curante – almeno in parte – della recentissima catastrofe di Cerignola, condotta per larghi tratti e chiusa con un pareggio natalizio in salsa agrodolce.
La cronaca della partita.
Per l’assalto corsaro alla prima della classe, mister Nicola Ragno deve rinunciare allo squalificato Sirri ed agli indisponibili Nannola, Agresta, Pozzebon, Taurino, Genchi, nonché al lungodegente Palmisano. Il tecnico molfettese apporta tre cambi in formazione rispetto a Cerignola, dando fiducia dal primo minuto a: Figliola, Petta, Dicecco, Colella, Triarico, Zaccaria, Capece, Piarulli, Passaro, Lattanzio e Palazzo. Nuove maglie da titolari, quindi, per l’esperto Dicecco, piazzato al centro del terzetto difensivo e che risulterà tra i più lucidi in campo, se non il migliore in assoluto, per il classe 2000 Zaccaria (preferito per la prima volta in questo Campionato tanto a Mariani quanto a Caruso) e per il bitontino D.O.C. Palazzo, al suo esordio stagionale dal primo minuto. Dei nove elementi restanti, a disposizione di Ragno per questo delicato match infrasettimanale, pensate, ben sette sono under…
Sulla panchina dei Costieri locali, proprio oggi al loro 75° compleanno societario, non siede per l’occasione Luca Fusco, squalificato, bensì il suo vice, Piccolo, che risponde così al 3-5-2 neroverde: Scarano tra i pali, l’ex Gargiulo, Mezavilla e capitan Cacace i tre di difesa, a centrocampo, da destra verso sinistra, ci sono Basile, Camara, La Monica, Maranzino e Masullo. Procida-Liccardi il tandem d’attacco
Dunque, stesso modulo tattico dei bitontini per i rossoneri alla ricerca di una vittoria casalinga assente da due mesi e che possono vantare tra le loro fila giocatori del calibro di Cacace, La Monica, l’italo-brasiliano Mezavilla e il “toro” Liccardi, senz’altro una delle bocche di fuoco più temibili del girone H, e già a quota cinque gol in Campionato.
Giro-palla propositivo del Bitonto fin dalle primissime battute di gioco. In pratica, il pallone è sempre tra i piedi degli leoncelli, con Palazzo e Triarico subito in palla; al secondo minuto, da registrare un rasoterra mancino debole di Lattanzio, da fuori area, bloccato facilmente a terra da Scarano.
Al minuto sei, palo clamoroso centrato da Palazzo, imbeccato da Piarulli: coordinazione perfetta e collo-esterno destro pulito del 10 neroverde, ma il palo interno trema di brutto senza però sorridere agli ospiti
7’: la fortuna non assiste nuovamente il Bitonto… Il diciassettenne Basile, scattato sul filo del fuorigioco, sfrutta un liscio più unico che raro di Figliola, uscito forse avventatamente dalla sua area di competenza, e deposita senza alcun problema la sfera in rete per il vantaggio interno allo Stadio “Italia”. Il teenager campano proveniente dal settore giovanile della SPAL scarta il miglior dono natalizio a fiocchi neroverdi che potesse mai capitargli e può esultare sotto il cielo plumbeo di Sorrento.
23’: Figliola si riscatta parzialmente su La Monica, imbeccato benissimo da un diagonale di Liccardi. A poco più di un metro dal suo potenziale boia, l’estremo difensore bitontino non si muove di un millimetro, ipnotizzandolo di fatto e dimostrando a tutti i presenti (qualora ce ne fosse stato bisogno…) il carattere, il coraggio e l’intelligenza calcistica del vero n.1. Il tiro del centrocampista locale è forte ma sparato “in bocca” al suo dirimpettaio.
26’: ammonito Zaccaria, che si immola per fermare sul nascere una pericolosa ripartenza sorrentina, dopo aver tentato una scodellata in area da penultimo uomo, sulla trequarti d’attacco.
Il canovaccio di quest’umido pomeriggio in Costiera è sempre lo stesso: gli uomini di Ragno fraseggiano, coinvolgono tutti gli elementi in campo nel giro-palla e cercano di fare la partita, ma i rossoneri della Penisola non si fanno pregare per spaventarli in ripartenza. Una sorta di rischio necessario da mettere in preventivo, per il Leone ferito.
33’: contrasto molto duro in area fra La Monica e Lattanzio, con il primo che pare avere la peggio e il secondo, seppur dolorante, impegnato da capitano nel chiedere spiegazioni al direttore di gara, convinto di essere stato vittima di un fallo da rigore.
38’: occasione enorme per il Bitonto. Colella, in caparbia proiezione offensiva, avvia l’attacco neroverde, palla a Passaro sull’estrema fascia di sinistra, pennellata sulla testa di Lattanzio che incorna a botta sicura, ma Cacace appostato proprio sulla linea di porta allontana di testa.
È l’ultima occasione del primo tempo. Squadre bagnate in fretta negli spogliatoi, con una delle due parecchio rimuginante…
Il secondo round di giornata si apre con gli stessi effettivi in campo. Chiaro segnale da parte di mister Ragno del buon lavoro svolto dai suoi ragazzi, in effetti, nonostante lo svantaggio, così male non hanno poi fatto durante i primi 46 minuti di gioco: palla in possesso come non mai, un legno colpito, un salvataggio sulla linea. Tutti segnali positivi che produrranno i meritati frutti di lì a poco.
4’: il primo squillo della ripresa è, manco a dirlo, del Bitonto. Rasoiata da lontano di Capece, palla a lato con Scarano proteso in tuffo basso alla sua sinistra. Il campo “infame” del pomeriggio sorrentino ha invogliato in più di un’occasione simili tentativi, da entrambe le parti.
Bitonto in costante pressione offensiva: al settimo, Petta non impatta di testa alla sua maniera su corner ben indirizzato nel cuore dell’area dal solito battitore libero Triarico. Palla a lato verso lo stesso fazzoletto di sintetico dove si era spenta la precedente conclusione di Capece.
12’: dentro l’idolo di casa Alfonso Gargiulo, capitano di giornata in pectore.
19’: pericolosa ripartenza del Sorrento. Camara non sfrutta al meglio l’assistenza da destra di Alfonso Gargiulo e permette a Petta, piazzato scaltramente sulla linea di porta, dietro Figliola in uscita, di sventare la minaccia col piattone.
Sul capovolgimento di fronte, Colella scalda i guanti a Scarano che per poco non respinge il diagonale del difensore barese giusto sui piedini educati di Lattanzio, lì in agguato.
33’: incredibile colpo sfortuna ancora ai danni dei neroverdi. Tra salvataggi sulla linea e una traversa accarezzata con Montinaro in versione centravanti (ed entrato da pochi secondi in campo), il Bitonto non riesce ad impattare la contesa da pochi centimetri. Caos per nulla calmo davanti al giovane Scarano e pericolo di nuovo scampato dalla capolista.
La pressione ospite, diventata autentico assedio totale negli ultimi dieci minuti di gara, produce il meritato pareggio firmato Loris Palazzo. Il suo guizzo al 43’ della ripresa è di quelli da navigato opportunista delle aree di rigore, pur non avendo lui il DNA del centravanti puro, non dimentichiamolo… Evidentemente, in questo caso, l’esperienza, la voglia e, perché no, la bitontinità del ragazzo hanno fatto la differenza, permettendo all’attaccante ventinovenne in maglia n.10 (pressioni ne abbiamo pure, eh…) di tradurre in rete quasi all’altezza del dischetto un forte tiro-assist di Montinaro, entrato da par suo ottimamente in partita.
Al secondo dei quattro di recupero assegnati, Pepe da fuori non inquadra lo specchio della porta sorrentina di un paio di metri. Clima poco natalizio a fine gara con qualche scaramuccia a centrocampo, ma nulla di trascendentale o duraturo. Fortunatamente. Finisce tutto qui, con un punto a testa per la prima della classe, ora in coabitazione con Casarano e Taranto, e per l’attuale dodicesima in classifica che sta studiando come diventare la migliore di tutte le compagne di viaggio nel 2021 ormai alle porte. A proposito, felicitazioni a tutti, tanto non è per niente difficile augurarvi un nuovo anno migliore di quello prossimo a terminare (amen), devastante per molti tifosi bitontini fuori e dentro l’amato rettangolo verde. Ad maiora.
9^ GIORNATA CAMPIONATO SERIE D – GIRONE H
SORRENTO 1945 – BITONTO 1 – 1
Reti: 7’ pt Basile, 43’ st Palazzo
SORRENTO 1945: Scarano, Gargiulo Aless., Masullo, La Monica, Cacace (C), Mezavilla, Basile, Camara, Procida (12’ st Gargiulo Alf.), Maranzino (25’ st Costantino), Liccardi (40’ st D’Angelo).
A disp.: Oliva, Cesarano, Terminiello, Somma, Stefanski, Cassata.
All. Piccolo (Fusco squalificato)
BITONTO: Figliola, Passaro, Colella (33’ st Montinaro), Zaccaria (33’ st Milani), Petta, Dicecco (40’ st Pepe), Lattanzio (C), Capece, Piarulli (40’ st Di Modugno), Palazzo, Triarico.
A disp.: Zinfollino, Caruso, Mariani, Gallo, Tedone.
All. Ragno
Arbitro: Frosi (Treviglio). Assistenti: Bertozzi (Cesena) e Paradiso (Lamezia Terme).
Ammoniti: Scarano, Camara, Masullo (S), Zaccaria, Lattanzio (B).
Note: minuti di recupero 1’ pt – 4’ st.