Servizio riscossione dei tributi, resta l’internalizzazione e avanti tutta anche con il supporto di una ditta esterna.
La giunta cittadina, a otto mesi dalla scadenza dell’attuale status quo, inizia a muoversi per dare un discorso di continuità al lavoro fatto negli ultimi quattro anni e che, numeri alla mano, avrebbe dato risultati davvero notevoli. Sindaco e assessori, allora, in un preciso atto di indirizzo di qualche giorno fa, hanno già dato mandato agli uffici di “dare continuità alla gestione di tutti i servizi legati alla fiscalità locale, ivi compresi quelli propedeutici alla riscossione coattiva a mezzo Agenzia delle entrate e riscossione; identificare un operatore economico qualificato in possesso delle capacità professionali specifiche per garantire agli Uffici del Servizio tributi e fiscalità locale l’adeguata formazione, assistenza, supporto e fornitura di un sistema informatico gestionale integrato in modalità cloud SaaS adeguato allo scopo, per la durata di un triennio”.
Tutto nasce nel 2014, quando da Palazzo Gentile, dopo anni di esternalizzazione del servizio di riscossione dei tributi, decidono di riprendersi il servizio, non senza polemiche e inevitabili disservizi, causati anche dall’esiguità delle maestranze impiegate. Dall’agosto 2016, poi, il personale interno del Comune dell’Ufficio tributi è affiancato da una ditta esterna, la “Servizi locali SpA”, che offre servizio di supporto e di assistenza anche attraverso software digitali. E anche personale qualificato, che ha portato a cinque unità il totale complessivo degli impiegati su tale settore.
In realtà, però, sono molteplici le funzioni di questa società di supporto, tra cui gestione e la bonifica telematica dell’anagrafe unica dei soggetti e degli oggetti; la gestione e la bonifica telematica dei dati catastali presenti nel gestionale tributi con i dati catastali acquisiti dall’Agenzia del Territorio; la gestione della bollettazione dei tributi, mediante la stampa, l’imbustamento e la spedizione mediante P.E.C., Poste Italiane o altro soggetto autorizzato all’esercizio di attività di recapito, di un unico documento di pagamento completo di note informative e di un numero adeguato di modelli di pagamento F24, per consentire il pagamento in un’unica soluzione o dilazionato delle somme dovute; la gestione degli avvisi bonari e dei solleciti di pagamento; la gestione dei dati e dei versamenti effettuati dai contribuenti su conti di esclusiva titolarità dell’Ente; la gestione della rendicontazione dei pagamenti eseguiti con bollettini postali e bancari, a mezzo F24 e con altri mezzi di pagamento messi a disposizione dal mercato; la rendicontazione degli incassi e la loro contabilizzazione. Oltre a formare il personale comunale nell’utilizzo dei software.
La presenza di questo supporto, inoltre, sarebbe utile perché avrebbe dato risultati soddisfacenti, soprattutto in materia di lotta all’evasione fiscale. E a dirlo è il responsabile del Servizio Tributi, che in una relazione contenuta nell’atto di indirizzo di Giunta, mette nero su bianco alcuni numeri: “per ben tre annualità successive 2017, 2018, 2019 l’appostamento in bilancio di uno stanziamento ai fini TARI (€.550.000,00 per il 2017, €.140.000,00 per il 2018, €.685.000,00 per il 2019), che ha calmierato i costanti aumenti del costo sostenuto dall’Ente per il servizio di raccolta e smaltimento rifiuti, evitando la ricaduta sulla bollettazione TARI prima e sul cittadino poi”.
E anche “i crescenti risultati che sono stati raggiunti negli anni trascorsi che hanno permesso di realizzare una riscossione, a titolo di tributo evaso, sanzioni ed interessi pari a: anno 2016 €.578.536,00 – anno 2017 €.596.000,00 – anno 2018 €.779.200,00 – anno 2019 €.1.619.000,00”. Tradotto, quindi, “la gestione diretta delle entrate comunali supportata dalla fornitura di un sistema informatico integrato e da servizi propedeutici alle attività del Servizio Tributi, anche di natura legale, ha consentito all’ente di costituire e alimentare le proprie banche dati, con risultati estremamente proficui in termini di contezza della gestione e di efficacia delle attività di contrasto all’evasione fiscale”.
Per tutto questo, quindi, da Palazzo Gentile, hanno deciso di continuare su questa strada anche dopo il 4 agosto 2021 (data di scadenza dell’attuale servizio di supporto, ndr), tenendo presente, però, anche una grossa criticità: “inadeguatezza delle risorse umane messe a disposizione di questo Servizio in rapporto al numero degli abitanti e alle esigenze operative dovute alla ciclicità dei tributi locali”.