Sono 1milione e 3mila le dosi di vaccino antinfluenzale distribuite finora in Puglia. Quasi la metà dei 2,1 milioni di dosi che la Regione ha opzionato per la stagione 2020/21. La campagna è partita leggermente in ritardo rispetto alle previsioni estive, a causa delle difficoltà nell’approvvigionamento da parte delle case farmaceutiche sommerse da una pioggia di richieste a livello nazionale, ed è stata caratterizzata da una serie di polemiche, tra comunicati stampa e ricorsi al Tar. Ultimo quello presentato da alcuni medici e infermieri, che hanno chiesto al Tribunale amministrativo regionale di sospendere l’obbligo di vaccinazione per gli operatori sanitari introdotto dalla Regione e che, secondo i ricorrenti, “a livello nazionale sarebbe solo raccomandato”.
Obbligo che invece è stato confermato proprio dal Tar, che il 26 novembre ha respinto il ricorso, ritenendo che il diktat regionale preveda nuovi obblighi per gli operatori sanitari ma “misure da attuarsi per la sicurezza nei luoghi di lavoro”. Gli operatori sanitari restano dunque in cima alla lista delle persone da vaccinare. Nella maggior parte dei casi sono già stati sottoposti a vaccinazione, mentre ci sono ancora difficoltà per i vaccini che devono essere messi a disposizione della popolazione tramite i pediatri o i medici di famiglia. Rispetto a tale situazione, l’assessore regionale alla Sanità, Pier Luigi Lopalco, ha più volte ribadito che “il picco dell’influenza è atteso dopo Natale” e per questo la situazione è tuttora sotto controllo e non deve indurre all’allarmismo. Dalla Regione, inoltre, evidenziano che, per far fronte alla maggiore richiesta di questa stagione, abbia opzionato un numero di gran lunga superiore di dosi rispetto agli anni passati: 2,1 milioni, appunto, rispetto alle 6-7mila delle scorse stagioni.