Dalla Lega Salvini Premier di Bitonto riceviamo e pubblichiamo.
“Nelle scorse settimane, per posta ordinaria, ci è stato presentato un conto salatissimo.
Una TARIFFA comunale che i bitontini verseranno ‘a malavoglia’. La famigerata TARI.
La TARIFFA collegata alla produzione ed allo smaltimento dell’immondizia, della spazzatura – per definirla in gergo popolare.
Per mera consuetudine e civiltà, i bitontini, almeno quelli onesti, la pagheranno. I furbi? No! Tanto … ove non pagata, qualcuno la reclamerà…? Lasciamo stare, per ora, questo punto dolente.
La tariffazione del tributo ‘spazzatura’ – a Bitonto – è ai massimi del consentito per legge. Rispetto ai Comuni limitrofi, paghiamo decisamente TROPPO.
Ci starebbe, si fa per dire, purché i servizi resi alla Città ed ai cittadini, a fronte della pressione tariffaria elevatissima, fossero di tutt’altro tenore. Così, purtroppo non è giammai stato negli ultimo anni, non è, e non sarà se la gestione della ‘cosa’ non cambiarà! E a dirlo non siamo noi. Sono gli stessi componenti che, oggi, in maggioranza, ma ieri in opposizione, borbottavano che la Città non fosse pulita. È sporca, infatti! E tace persino quell’assessore che dovrebbe tutelare l’immagine cittadina, occupandosi di marketing territoriale. Lo stesso assessore, chiamato in causa da quei consiglieri che parlavano solo perché in minoranza ed oggi tacciono perché in maggioranza.
Paghiamo tanto e troppo a fronte di strade sporche, cassonetti che, seppur vuoti e/o appena svuotati, danneggiano l’immagine di un decoro pubblico e civico.
Stomachevole, insomma, la conduzione politica e pratica ed economica della gestione ‘smaltimento dei rifiuti’. In primis perché l’attuale amministrazione comunale non ha approvato la proposta di taglio della tassazione TARI per le aziende colpite nella primavera scorsa dal lockdown, per le percentuali del 25, 40 e 50%. Ha dovuto recepire, pro forma, il taglio della tassazione al solo misero 25%. Certo: meglio di niente! La ‘cosa’ solo afronte di una petizione popolare che ha raccolto quasi 800 firme. Non si poteva far finta di nulla!
Avevamo ragione, ieri! Prevedevano, lor signori che ci amministrano, la seconda ondata della pandemia COVID-19, ma hanno omesso di adottare gli adeguati provvedimenti e le contromisure del caso. Oggi abbiamo quelle stesse aziende che lavorano in misura ridotta, producendo, quindi meno rifiuti, ma pagando appena il 25% in meno della tassa. La nostra speranza è che in tanti adiscano l’Autorità giudiziaria competente affinché riduca la pretesa dell’Amministrazione Comunale, per le stesse motivazioni già rese, oltre che per gli ulteriori periodi di restrizione successivi al luglio 2020! Cioè, parliamo di oggi!
Una conduzione della ‘nettezza urbana’ misteriosa, considerando che anche i privati pagano tanto ricevendone un servizio deplorevole.
Altro mistero appare l’errata previsione circa il potenziamento della raccolta differenziata e l’inesistenza delle PROMESSE PREMIALITÀ!
Ed in effetti, ad oggi, non vengono rilevati i quantitativi di differenziato che ciascuna famiglia ripone nei mastelli che dovrebbero avere un ‘chip’ … quanto sono costati? Non parliamo di costi perché farebbe ‘schifo’ ricordare la montagna di soldi versati negli ultimi anni per consulenze. OLTRE 10 MILIONI DI EURO ANNUI di tassazione (o sbagliamo?) per avere da un lato un servizio di igiene pubblica da terzo mondo, dall’altro consulenze d’ORO ai soliti professionisti!
Intanto, ‘pantalone’ … PAGA! Paga il cittadino che è costretto a ricoverare la spazzatura in bidoni che sono da “rottamare”, al pari, politicamente parlando – sia ben chiaro – di questa amministrazione, perché igienicamente osceni ( ci riferiamo alla sola pubblica igiene – in questo caso!), non funzionanti e da TERZO MONDO!
Eppur, si tese la mano per indicare le coperture per finanziare la misura della maggior riduzione: REVISIONE DEL PREVISIONALE PIANO FINANZIARIO 2018/2019/2020, approvando un piano finanziario TARI 2020 decisamente ridimensionato per costi.
Ancora, in soccorso e per responsabilità civica si propone: in primis, una commissione consiliare che si occupi permanente, e senza gettone di presenza, della situazione COVID-19, magari assegnandone l’incombenza alla commissione ‘Controllo e Garanzia’.
E poi? Destinare il 50% del percepito, per le riunioni di commissioni e riunioni di Consiglio Comunale, devolvendolo, ad un fondo cassa per quanti a causa del Covid-19 si siano ritrovati in gravissime condizioni economiche, ovvero per le sanificazioni di strade cittadine”.