La questione dell’apertura delle scuole pugliesi che ha mandato in confusione studenti, docenti e famiglie in questo periodo per via di ordinanze regionali e del Governo, è arrivata ad un punto risolutivo con la sentenza dei giudici amministrativi del Tar.
I bambini delle scuole elementari e medie della Puglia potranno continuare ad usufruire della didattica in presenza. È la decisione presa dai giudici baresi del Tar dopo l’udienza di ieri mattina presieduta dal giudice Orazio Ciliberti.
Si è preso atto che il presidente della Regione Michele Emiliano aveva, dopo il decreto monocratico di urgenza di sospensione, adottato una nuova ordinanza, la numero 413, con un sistema misto, ripristinando la didattica in presenza, ma consentendo ai genitori di chiedere la didattica a distanza. Il presidente Emiliano, nella nuova ordinanza, aveva riconosciuto che in Puglia non vi erano le condizioni per garantire la didattica a distanza e per questo ha emanato il nuovo provvedimento.
Il Tar di Bari ha preso atto di ciò ed ha, inoltre, osservato che il nuovo Dpcm del 3 novembre scorso, quindi successivo alla prima ordinanza, aveva fatto perdere efficacia al provvedimento restrittivo regionale che sospendeva la didattica in presenza per le scuole del primo ciclo, in quanto l’efficacia delle misure più restrittive regionali sono efficaci fino al momento dell’adozione dei decreti del presidente del Consiglio dei ministri.
“Sono molto soddisfatto dell’ordinanza cautelare del Tar”, ha scritto in una nota il presidente Michele Emiliano. “Ci tengo a precisare che il Tar non ha affatto intaccato la legittimità della precedente ordinanza, avendone rilevato esclusivamente la sopravvenuta inefficacia perché emanata prima dell’ultimo dpcm. Lo spirito di collaborazione col Ministero della pubblica istruzione e la stretta osservanza del diritto ci ha portato ad una buona soluzione che nel dialogo tra le parti potrà essere ulteriormente migliorata”, ha commentato Emiliano.
L’avvocatura regionale, in ultimo, ha spiegato che il Tar, rilevato che le nuove prescrizioni regionali – efficaci dal 7 novembre al 3 dicembre 2020 – non sono state oggetto di contestazione essendo le misure urgenti adottate dalla Regione Puglia per contrastare l’emergenza epidemiologica Covid-19 ora disciplinate dal nuovo provvedimento.
La questione dell’apertura delle scuole pugliesi che ha mandato in confusione studenti, docenti e famiglie in questo periodo per via di ordinanze regionali e del Governo, è arrivata ad un punto risolutivo con la sentenza dei giudici amministrativi del Tar.
I bambini delle scuole elementari e medie della Puglia potranno continuare ad usufruire della didattica in presenza. È la decisione presa dai giudici baresi del Tar dopo l’udienza di ieri mattina presieduta dal giudice Orazio Ciliberti.
Si è preso atto che il presidente della Regione Michele Emiliano aveva, dopo il decreto monocratico di urgenza di sospensione, adottato una nuova ordinanza, la numero 413, con un sistema misto, ripristinando la didattica in presenza, ma consentendo ai genitori di chiedere la didattica a distanza. Il presidente Emiliano, nella nuova ordinanza, aveva riconosciuto che in Puglia non vi erano le condizioni per garantire la didattica a distanza e per questo ha emanato il nuovo provvedimento.
Il Tar di Bari ha preso atto di ciò ed ha, inoltre, osservato che il nuovo Dpcm del 3 novembre scorso, quindi successivo alla prima ordinanza, aveva fatto perdere efficacia al provvedimento restrittivo regionale che sospendeva la didattica in presenza per le scuole del primo ciclo, in quanto l’efficacia delle misure più restrittive regionali sono efficaci fino al momento dell’adozione dei decreti del presidente del Consiglio dei ministri.
“Sono molto soddisfatto dell’ordinanza cautelare del Tar”, ha scritto in una nota il presidente Michele Emiliano. “Ci tengo a precisare che il Tar non ha affatto intaccato la legittimità della precedente ordinanza, avendone rilevato esclusivamente la sopravvenuta inefficacia perché emanata prima dell’ultimo dpcm. Lo spirito di collaborazione col Ministero della pubblica istruzione e la stretta osservanza del diritto ci ha portato ad una buona soluzione che nel dialogo tra le parti potrà essere ulteriormente migliorata”, ha commentato Emiliano.
L’avvocatura regionale, in ultimo, ha spiegato che il Tar, rilevato che le nuove prescrizioni regionali – efficaci dal 7 novembre al 3 dicembre 2020 – non sono state oggetto di contestazione essendo le misure urgenti adottate dalla Regione Puglia per contrastare l’emergenza epidemiologica Covid-19 ora disciplinate dal nuovo provvedimento.
La questione dell’apertura delle scuole pugliesi che ha mandato in confusione studenti, docenti e famiglie in questo periodo per via di ordinanze regionali e del Governo, è arrivata ad un punto risolutivo con la sentenza dei giudici amministrativi del Tar.
I bambini delle scuole elementari e medie della Puglia potranno continuare ad usufruire della didattica in presenza. È la decisione presa dai giudici baresi del Tar dopo l’udienza di ieri mattina presieduta dal giudice Orazio Ciliberti.
Si è preso atto che il presidente della Regione Michele Emiliano aveva, dopo il decreto monocratico di urgenza di sospensione, adottato una nuova ordinanza, la numero 413, con un sistema misto, ripristinando la didattica in presenza, ma consentendo ai genitori di chiedere la didattica a distanza. Il presidente Emiliano, nella nuova ordinanza, aveva riconosciuto che in Puglia non vi erano le condizioni per garantire la didattica a distanza e per questo ha emanato il nuovo provvedimento.
Il Tar di Bari ha preso atto di ciò ed ha, inoltre, osservato che il nuovo Dpcm del 3 novembre scorso, quindi successivo alla prima ordinanza, aveva fatto perdere efficacia al provvedimento restrittivo regionale che sospendeva la didattica in presenza per le scuole del primo ciclo, in quanto l’efficacia delle misure più restrittive regionali sono efficaci fino al momento dell’adozione dei decreti del presidente del Consiglio dei ministri.
“Sono molto soddisfatto dell’ordinanza cautelare del Tar”, ha scritto in una nota il presidente Michele Emiliano. “Ci tengo a precisare che il Tar non ha affatto intaccato la legittimità della precedente ordinanza, avendone rilevato esclusivamente la sopravvenuta inefficacia perché emanata prima dell’ultimo dpcm. Lo spirito di collaborazione col Ministero della pubblica istruzione e la stretta osservanza del diritto ci ha portato ad una buona soluzione che nel dialogo tra le parti potrà essere ulteriormente migliorata”, ha commentato Emiliano.
L’avvocatura regionale, in ultimo, ha spiegato che il Tar, rilevato che le nuove prescrizioni regionali – efficaci dal 7 novembre al 3 dicembre 2020 – non sono state oggetto di contestazione essendo le misure urgenti adottate dalla Regione Puglia per contrastare l’emergenza epidemiologica Covid-19 ora disciplinate dal nuovo provvedimento.
La questione dell’apertura delle scuole pugliesi che ha mandato in confusione studenti, docenti e famiglie in questo periodo per via di ordinanze regionali e del Governo, è arrivata ad un punto risolutivo con la sentenza dei giudici amministrativi del Tar.
I bambini delle scuole elementari e medie della Puglia potranno continuare ad usufruire della didattica in presenza. È la decisione presa dai giudici baresi del Tar dopo l’udienza di ieri mattina presieduta dal giudice Orazio Ciliberti.
Si è preso atto che il presidente della Regione Michele Emiliano aveva, dopo il decreto monocratico di urgenza di sospensione, adottato una nuova ordinanza, la numero 413, con un sistema misto, ripristinando la didattica in presenza, ma consentendo ai genitori di chiedere la didattica a distanza. Il presidente Emiliano, nella nuova ordinanza, aveva riconosciuto che in Puglia non vi erano le condizioni per garantire la didattica a distanza e per questo ha emanato il nuovo provvedimento.
Il Tar di Bari ha preso atto di ciò ed ha, inoltre, osservato che il nuovo Dpcm del 3 novembre scorso, quindi successivo alla prima ordinanza, aveva fatto perdere efficacia al provvedimento restrittivo regionale che sospendeva la didattica in presenza per le scuole del primo ciclo, in quanto l’efficacia delle misure più restrittive regionali sono efficaci fino al momento dell’adozione dei decreti del presidente del Consiglio dei ministri.
“Sono molto soddisfatto dell’ordinanza cautelare del Tar”, ha scritto in una nota il presidente Michele Emiliano. “Ci tengo a precisare che il Tar non ha affatto intaccato la legittimità della precedente ordinanza, avendone rilevato esclusivamente la sopravvenuta inefficacia perché emanata prima dell’ultimo dpcm. Lo spirito di collaborazione col Ministero della pubblica istruzione e la stretta osservanza del diritto ci ha portato ad una buona soluzione che nel dialogo tra le parti potrà essere ulteriormente migliorata”, ha commentato Emiliano.
L’avvocatura regionale, in ultimo, ha spiegato che il Tar, rilevato che le nuove prescrizioni regionali – efficaci dal 7 novembre al 3 dicembre 2020 – non sono state oggetto di contestazione essendo le misure urgenti adottate dalla Regione Puglia per contrastare l’emergenza epidemiologica Covid-19 ora disciplinate dal nuovo provvedimento.