Dall’esecutivo Regionale della Federazione Gilda Unams riceviamo e volentieri pubblichiamo. “La comunità scolastica della Puglia in questi giorni è spaesata e fortemente preoccupata. Abbiamo avuto un alternarsi di ordinanze regionali, sentenze e interventi del ministro che per alcuni aspetti hanno anche umiliato tutto il personale della scuola, in primis i docenti. Aver pensato inizialmente di chiudere tutto, salvo consentire la presenza a scuola dei diversamente abili e dei Bes, tenendo aperta solo la scuola dell’infanzia, ha dato la sensazione a gran parte del personale della scuola di avere una funzione di esclusivo babysitteraggio. Ogni giorno riceviamo decine di telefonate di colleghi positivi al covid 19 che potrebbero averlo contratto a scuola, stando alle parole del dott. Lopalco che sostiene che l’apertura delle scuole favorisca la circolazione del virus. Siamo consapevoli che la DAD sia solo un rimedio all’emergenza e che ci sarà una generazione che accuserà un gap di istruzione da colmare, ma riteniamo anche che a scuola si debba andare in sicurezza. Anche se il ministro dice altro, chi vive quotidianamente nelle scuole sa che gli organici sono gli stessi dello scorso anno, tranne poche unità covid, le aule sono le stesse, le classi sono sempre affollate come prima. Ciò che doveva essere fatto, non è stato fatto! Ossia diminuire il numero di alunni per classe incrementando gli organici; ci si è ostinati invece a discutere di banchi con le rotelle, di prove concorsuali illogiche in questa emergenza e di metro buccalis. Ora dobbiamo pensare a tutelare la salute degli insegnanti, degli studenti e di tutto il personale della scuola, riteniamo – visto l’ evolversi esponenziale del contagio registrato in questi ultimi giorni – che le scuole di ogni ordine e grado della nostra regione in questo momento NON POSSANO RESTARE APERTE. Aggiungiamo inoltre che, far spostare migliaia di insegnanti per andare a tenere lezioni virtuali con classi vuote, contravvenga ai reiterati inviti a restare a casa, onde evitare l’ ulteriore diffusione del virus. Gli spostamenti vanno evitati, quando è possibile. I docenti devono restare in sicurezza a casa anche se la DAD comporta un impegno triplicato, oltre ad una connessione che è sempre a carico dei docenti. Lo stesso personale di segreteria deve restare a casa in lavoro agile. Chiediamo pertanto di intervenire con urgenza, anche con ordinanze dei singoli sindaci, comune per comune, che vadano a chiudere le scuole prima che sia troppo tardi”.