Non si sa se è un difetto di comunicazione o soltanto una storia assurda, che il Covid ha reso ancora più folle.
Dunque, a sette dì dal termine di ottobre, il governatore Emiliano decide di chiudere le scuole. Fioccano polemiche, ma, intanto, insegnanti e discenti restano a casa.
Succede che, ben quattordici giorni dopo, quasi il tempo di una mini quarantena, venga comunicato ai genitori degli alunni di una classe di circolo didattico che la loro maestra è risultata positiva al Coronavirus due settimane prima. E l’informazione, peraltro, è giunta loro per via confidenziale, neppure istituzionale.
“Un’autentica pazzia, perché noi nel frattempo siamo andati in giro e nessuno sa se siamo infetti oppure no, né sospettavamo di doverci attivare per fare il tampone. È l’ennesima conferma di quale grande confusione stia regnando in Italia in questo momento. E non è un buon segnale”, conclude il papà sbigottito.