La volontà è quella di ridare vita e vivibilità a una parte di città da anni in difficoltà e, magari, anche responsabilizzare i residenti della zona in questione, che da anni si segnala alle cronache per spaccio, droga ed episodi di criminalità.
Tutti i motivi che hanno spinto il Comune a bussare alla porta della Regione Puglia per chiedere un finanziamento di 500mila euro per dare un nuovo look a via Pertini, via Nacci, via Amendolagine e, di rimbalzo, a tutta la zona 167.
Da Palazzo Gentile hanno risposto a un bando ad hoc mirato a interventi di recupero, riqualificazione, ampliamento o nuova realizzazione di opere di urbanizzazione primaria e secondaria nell’ambito di insediamenti di edilizia residenziale pubblica a cura dei Comuni.
Ed ecco allora che il progetto comunale (relatore è l’assessore al Verde e Decoro urbano Cosimo Bonasia) licenziato dalla Giunta qualche giorno fa, prevede una serie di interventi ben precisi.
Innanzitutto una nuova viabilità stradale compresa il parco urbano che sarà realizzato e le palazzine di Edilizia popolare adiacenti; realizzazione di un parco attrezzato di area giochi, chioschetto, area pic-nic, rastrelliere, telecamere di videosorveglianza, impianto di irrigazione, parcheggi con spazio riservato anche alle auto elettriche, e pure un dog park nell’area compresa tra via Nacci, via Amendolagine e via Pertini; sistemazione a verde dell’area prospiciente la scuola dell’Infanzia di via Togliatti; realizzazione di una pista ciclabile lungo via Nacci e via Pertini.
Proprio questa pista ciclabile “consentirà poi – sottolinea ai nostri taccuini Cosimo Bonasia – il collegamento, sempre tramite una pista ciclopedonale, tra via Pertini e via don Luigi Sturzo, che sarà oggetto di intervento in tal senso grazie ad altri finanziamenti strappati sempre alla Regione qualche tempo fa nell’ambito della Strategia integrata di sviluppo urbano sostenibile, la cosiddetta Sisus”.
Il progetto licenziato dalla Giunta prevede anche un cofinanziamento comunale di 25mila euro, ma solo se arriverà il disco verde dalla Regione. “Si tratta di un sistema – afferma sempre Bonasia – che abbiamo adottato per avere un maggiore punteggio in graduatoria”.