Non c’è più limite alla barbarie, ormai. E noi proviamo a mettere ancora insieme briciole di indignazione, anche se tanti, persino chi ricopre ruoli decisivi nella comunità, minimizzano banalmente.
È successo al cimitero di Bitonto, luogo sacro per eccellenza, troppo spesso profanato. Una famiglia ha voluto adornare la tomba del padre con un impianto di illuminazione progettato da uno dei figli. Due giorni fa, l’amara sorpresa: le solite mani finire hanno depredati il sepolcro, portando via le luci.
Reato più crudele non esiste. Ed è il sintomo di una deriva morale ormai irreversibile…