PNella ottava sagra dei Santi Medici il parroco-rettore don Vito Piccinonna ha curato con dedizione lo svolgimento delle liturgie domenica 25 ottobre 2020 le celebrazioni eucaristiche saranno officiate ogni ora a partire dalle ore 7:00 del mattino fino alle ore 20:00 nella Basilica dei Santi Medici, da poter far partecipare un numero di 300 persone mantenendo il distanziamento di sicurezza, con l’obbligo di indossare la mascherina.
Il parroco-rettore ha anche pensato bene, che al termine di ogni Messa i fedeli mantenendo il distanziamento di sicurezza potranno sostare in preghiera dinanzi alle sacre immagini dei Santi Medici, che troneggiano sul lato sinistro nella navata centrale, perché i due simulacri taumaturghi presiedono allo svolgimento degli uffici sacri, assistono allo sfilare dei fedeli e accolgono le loro suppliche.
Nell’anno della pandemia ricorre il decimo anniversario 2010-2020 dell’inaugurazione della Sala Tesoro dei Santi Medici, un prezioso tesoro legato al culto e alla devozione medicea inerente alla storia cultuale, devozionale, iconografica ed ecclesiale dei Santi Medici, che si è evoluta nelle varie epoche storiche nella chiesa di Bitonto, a partire dal XIV secolo.
Il 24 ottobre 2010 nell’ottava sagra dei Santi Medici mons. Francesco Savino già parroco-rettore inaugurò e benedì l’artistica Sala del tesoro situata alle spalle dell’altare maggiore dei Santi Medici. All’ingresso c’è un antico cancello lavorato a mano in ferro battuto, mentre all’interno del piccolo atrio troviamo diverse artistiche vetrine ben illuminate contenenti pregevoli opere d’arte: oggetti sacri, suppellettili, documenti ecclesiastici, un artistico baldacchino in argento, un prezioso ostensorio in oro con pietre preziose con l’incisione dell’effige dei Santi Medici donato nel 1935 dal vescovo mons. Andrea Taccone.
Il priore della Basilica di San Nicola di Bari Padre Damiano Bove il 13 maggio 2016 donò l’ampolla della manna di San Nicola, che oggi è custodita in una vetrina nella Sala del Tesoro per opera del parroco-rettore don Vito Piccinonna (inizialmente fu collocata sotto l’altare maggiore nella nicchia di cristallo insieme alle reliquie).
Ad arricchire il museo ci sono alcune medaglie in oro, delle collane di perle, alcune catenine e bracciali in oro, diversi orecchini d’oro, alcune spille in oro, diversi anelli in argento e in oro tempestati da pietre preziose, uno spadino con manico in madre perla donato da un alto ufficiale e dei preziosi rosari e ci sono molti calici di oreficeria locale, alcune patene, diversi vassoi liturgici: un vassoio fu donato nell’anno 1886 dal rettore don Benedetto Sciacqua.
Nel museo ci sono alcune pissidi in argento e diverse anfore satinate in argento dorate, due artistiche navette per turibolo, un bellissimo Gesù Bambino in argento, mentre nella parte laterale del museo (lato destro), troviamo alcune targhe laminate in oro e in argento, una di essa fu donata il 29 giugno 2003 dal parroco moderatore don Cristoforo Adriano in occasione del pellegrinaggio proveniente dal Santuario dei SS. Cosma e Damiano della città omonima a loro dedicata, unica nel mondo, in provincia di Latina.
Nella Museo sono ben visibili moltissimi ex voto di metallo in argento: cuori, gambe, seni, braccia, penne mediche, mani e alcuni abitini di bambini tipici dei Santi Medici. In basso sul pavimento di granito rosso imperiale troviamo deposte molte lettere e fotografie di devoti e pellegrini che invocano la grazia ai Santi Medici e, per finire, le offerte di diversa natura soprattutto in denaro.
Le relative notizie storiche del Museo sono riportate nell’Archivio Storico della Basilica dei Santi Medici e nel pregevole volume mediceo intitolato: “I Santi Medici Cosma e Damiano la storia il culto i miracoli l’iconografia”, con il patrocinio di mons. Francesco Cacucci arcivescovo di Bari-Bitonto di mons. Francesco Savino vescovo di Cassano all’Jonio, l’autore del volume è stato il teologo prof. Giuseppe Cannito presidente emerito dell’Arciconfraternita Immacolata Concezione, Patrona di Bitonto.
Questo piccolo Museo situato alle spalle dell’altare maggiore dei Santi Medici è uno scrigno che gelosamente custodisce un piccolo tesoro d’arte cristiana, patrimonio religioso della nostra arcidiocesi, inoltre offre ai visitatori una opportunità culturale per poter guardare, contemplare, interpretare, riflettere e studiare su tutto ciò che attraverso l’arte figurativa e artistica esprime una ricchezza interiore di devozione e fede.